Alla larga dall'Argentina

Messico, Russia, Polonia e Bulgaria. Per Peter Geraghty, gestore di Etra emerging income, sono queste le scommesse vincenti sui mercati emergenti.

Juli Iacuaniello, 11/12/2001 | 13:01
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”Gli scenari possibili sono due: il primo prevede l’intervento del Fondo monetario internazionale e di altre istituzioni e un programma di swap simile a quello raggiunto per il debito domestico; il secondo implica un peggioramento drammatico della situazione attuale, con un’elevata possibilità che si verifichi il temuto default”. Con queste parole Peter Geraghty, gestore di Etra emerging income, ha commentato il futuro dell’Argentina.

”Il secondo scenario”, continua il money manager, “potrebbe prospettarsi se il Fmi e le altre istituzioni non interverranno con finanziamenti di supporto. Il timore di default causerebbe una caduta dei prezzi, fino a raggiungere livelli molto inferiori rispetto a quelli attuali, pari a quelli registrati negli anni 10 e 20. In una simile eventualità al

cuni investitori istituzionali sarebbero costretti a vendere per il timore di non essere pagati a scadenza. Se tutto ciò accadesse, la rinegoziazione del debito potrebbe essere rimandata per parecchio tempo e le conseguenze sarebbero assolutamente incerte”.

Secondo il gestore, però, se Cavallo riuscirà a convincere il Fmi che le riforme avviate stanno ottenendo risultati e che gli obiettivi prefissati potranno essere raggiunti nel 2002, allora è molto probabile che il Fondo accetterà di emettere il finanziamento.

Quanto agli investimenti, il money manager di Etra suggerisce di orientarsi verso Paesi come Messico, Russia, Polonia e Bulgaria. “Credo”, ha concluso, “che siano ottime scommesse oggi. In Russia, Putin ha fatto notevoli progressi per raggiungere un modello di democrazia più occidentale e sta implementando nuove istituzioni e infrastrutture. In Bulgaria, le recenti elezioni hanno portato al governo un nuovo partito e non hanno invece portato effetti negativi temuti da tutti”.

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