Il flusso di notizie e le dinamiche competitive rimangono molto fluide dall’inizio dell’anno per il settore telecom. I mercati del Regno Unito, dell’Italia e della Spagna sono molto attivi nelle operazioni di M&A, con nuovi sviluppi ogni mese. Il Regno Unito rimane particolarmente dinamico dopo che Vodafone e Three UK hanno convinto la Competition and Markets Authority (CMA) ad acconsentire il consolidamento del mercato della telefonia mobile. L’attenzione si sta ora spostando sulla banda larga. Le reti a banda larga regionali, come CityFibre, Hyperoptic o Community Fibre, stanno costruendo da anni nelle stesse aree di Openreach. Il mercato è diventato troppo frammentato e alcune reti non hanno raggiunto la soglia di penetrazione necessaria per diventare redditizie e generare tassi di rendimento accettabili. CityFibre sta ora valutando una vendita a Virgin Media O2, che porterebbe a un consolidamento parziale se autorizzato dalle autorità di regolamentazione.
In Spagna, Telefonica TEF sta cedendo le attività latinoamericane a un ritmo molto sostenuto, come dimostrano le quattro unità aziendali cedute nel secondo trimestre del 2025. Gli ARPU (Average Revenue per User) di Orange ORA e Bouygues EN in Francia sono diminuiti a un tasso inferiore al 10% nel primo trimestre a causa dell’inasprimento della concorrenza. Se questa tendenza dovesse continuare nei prossimi trimestri, i prezzi della telefonia mobile potrebbero tornare a una base più bassa, come è successo nel 2012 con l’ingresso di Iliad. Una volta che i prezzi delle telecomunicazioni si sono abbassati a una base inferiore, raramente si riprendono.
Escludendo Telecom Italia TIT, tutti i grandi operatori storici sono riusciti ad aumentare i ricavi da servizi nel primo trimestre del 2025. Telefonica e Orange stanno perdendo leggermente quote di mercato nei loro mercati nazionali, ma riescono a compensare con aumenti di prezzo selezionati. In Germania, Deutsche Telekom DTE continua a guadagnare quote sia nella telefonia mobile che nella banda larga, ma temiamo una risposta competitiva da parte di Vodafone VOD, che è il principale perdente di DT. BT Consumer è cresciuta appena nel primo trimestre, ma i dati comparabili elevati dell’anno precedente hanno pesato sulla sua performance.
Due titoli scambiati ancora a sconto
Gruppo Proximus PROX
- Fair Value: EUR 9,20
- Morningstar Rating: ★★★★
- Economic moat: Narrow
- Morningstar Uncertainty Rating: Medium
Le azioni di Proximus sono cresciute del 60% da inizio anno, grazie all’aumento delle aspettative prodotto dal fallimento del lancio di Digi in Belgio. Proximus sta mantenendo una base di clienti stabile nelle sue attività di telefonia mobile e a banda larga e ha raggiunto una crescita dell’EBITDA attorno al 2% nel primo trimestre 2025. Anche se l’ombra di Digi peserà sull’intero mercato belga delle telecomunicazioni per diversi trimestri, i lanci di successo sono importanti per la percezione del marchio e per ottenere uno slancio commerciale.
La domanda principale rimane ora quella relativa alla quota di mercato che Digi finirà per conquistare, ma ci sono ragioni per credere che il suo ingresso non sarà così dirompente come inizialmente previsto. Le azioni di Proximus hanno registrato una forte crescita da inizio anno, ma sono ancora sottovalute dal mercato, con l’azienda che viene scambiata a 3,1 volte l’enterprise value/EBITDA.
Liberty Global LBTYA
- Fair Value: USD 15,00
- Morningstar Rating: ★★★★
- Economic moat: Narrow
- Morningstar Uncertainty Rating: High
Gli investitori hanno accolto con favore lo scorporo di Sunrise. Tuttavia, il problema principale della società è la sua complicata struttura aziendale. Liberty riporta i suoi risultati finanziari in dollari USA, ma i suoi flussi di cassa sono in sterline, euro e franchi svizzeri. Inoltre, Liberty è una grande società che combina entità consolidate (Belgio, Irlanda) con joint venture (VodafoneZiggo, Virgin Media O2) e altre partecipazioni.
Riteniamo che questo complesso puzzle aziendale riduca la visibilità e determini una valutazione a sconto sul conglomerato da parte del mercato. A nostro avviso, la semplificazione della struttura societaria è fondamentale per far convergere l’azienda verso la nostra stima del fair value di USD 15, e l’azienda sta andando nella giusta direzione. Lo scorporo di Virgin Media O2 o di VodafoneZiggo potrebbe colmare il divario di sottovalutazione, poiché in queste due entità risiede la maggior parte del valore di Liberty.
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