Quali effetti avranno i dazi di Trump su Stellantis?

Tra i produttori europei di auto per il mercato di massa, Stellantis è la più esposta alle tariffe su Messico e Canada.

Rella Suskin 27/11/2024 | 13:39
Facebook Twitter LinkedIn

stellantis

Il titolo Stellantis è in calo per il secondo giorno consecutivo, dopo la notizia di nuovi dazi da parte della futura amministrazione Trump.

Metriche chiave di Morningstar per Stellantis


In seguito all’annuncio del Presidente eletto Donald Trump di imporre un dazio del 25% sulle importazioni di veicoli prodotti in Messico e Canada, che renderebbero economicamente impraticabile la vendita negli Stati Uniti di automobili prodotte in questi due paesi, abbiamo analizzato le case automobilistiche europee e in particolare il rapporto tra la loro produzione negli Stati Uniti e la percentuale di vendite sul mercato statunitense rispetto al totale. Un “disallineamento positivo” tra queste due misure suggerisce una maggiore esposizione ai dazi sulle importazioni e, potenzialmente, la necessità di aumentare le spese in conto capitale per espandere gli impianti di produzione negli Stati Uniti nel medio termine.

I numeri dicono che Stellantis STLAM e Volkswagen VOW3 sono le più a rischio da questo punto di vista, seguite da Porsche.

La maggior parte delle case automobilistiche europee ha adottato nel tempo una strategia local-for-local, producendo i veicoli nei paesi in cui vengono venduti. BMW BMW e Mercedes MBG, ad esempio, lo hanno fatto con successo negli Stati Uniti. BMW produce il 17% dei suoi volumi totali negli Stati Uniti, mentre le vendite negli Usa contribuiscono al 15% del fatturato complessivo. Il risultato è un disallineamento negativo del 2%. Mentre Mercedes ha un disallineamento positivo dell'1%.

Nonostante Stellantis abbia profonde radici negli Stati Uniti (che partono dalla fusione tra Fiat e Chrysler), ha il più grande disallineamento tra le case automobilistiche che producono per il mercato di massa. Il 26% dei volumi di vendita di Stellantis è generato negli Stati Uniti, mentre solo il 18% delle sue autovetture viene prodotto in quel paese, con un disallineamento positivo dell'8%. Stellantis, infatti, si affida in larga misura agli stabilimenti messicani e canadesi per rifornire i consumatori statunitensi.

Anche Volkswagen fa molto affidamento sui suoi centri produttivi in Messico per rifornire i clienti americani. Circa il 40% delle vendite di veicoli Volkswagen negli Stati Uniti è prodotto nel paese latinoamericano. Il marchio Audi vende circa il 12% delle sue auto negli Stati Uniti, con quasi l'80% prodotto in Messico e il resto importato dall’Europa. Volkswagen, tuttavia, può espandere lo stabilimento del Tennessee perché ha acquistato i terreni circostanti.

Renault e i marchi di lusso sono meno esposti

Renault RNO ha un‘esposizione minima agli Stati Uniti: l’83% delle vendite nelle Americhe è attribuibile a Brasile, Argentina e Messico, mentre stimiamo che meno del 2% del fatturato complessivo del gruppo sia ricavato negli Stati Uniti. Paese dove Renault non ha stabilimenti produttivi.

I marchi di fascia alta come Porsche P911 e Ferrari RACE vendono rispettivamente il 27% e il 25% delle loro auto negli Stati Uniti, ma non hanno stabilimenti produttivi locali. Entrambi esportano principalmente dall’Europa, dove Trump ha minacciato di imporre dazi sulle importazioni, anche se la loro entità è ancora sconosciuta. Riteniamo che l’elevato valore del suo marchio permetterà a Ferrari di trasferire il costo delle tariffe sui suoi clienti. Porsche, che invece può contare su un marchio di valore inferiore, potrebbe essere in grado di trasferire solo parzialmente i costi dei dazi, ma potrebbe essere costretta a prendere in considerazione la possibilità di avere un impianto di produzione locale se l’entità dei dazi sulle esportazioni europee dovesse essere troppo alto.


L'autore o gli autori non possiedono posizioni nei titoli menzionati in questo articolo. Leggi la policy editoriale di Morningstar.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Bayerische Motoren Werke AG80,16 EUR0,23Rating
Dr. Ing. h.c. F. Porsche AG Bearer Shares60,70 EUR-0,33Rating
Ferrari NV431,50 EUR0,09Rating
Mercedes-Benz Group AG56,53 EUR0,48Rating
Renault SA44,77 EUR1,50Rating
Stellantis NV13,35 EUR1,06Rating
Volkswagen AG Vorz-Inhaber-Akt ohne Stimmrecht88,02 EUR1,36Rating

Info autore

Rella Suskin  è equity analyst di Morningstar.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures