L'aumento del tasso di risparmio farà bene a banche e asset manager?

Intesa Sanpaolo, ma anche le società di gestione, possono trarre beneficio dalla crescita a sorpresa della propensione al risparmio delle famiglie.

Sara Silano 26/09/2024 | 10:28
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salvadanaio

A sorpresa, il tasso di risparmio delle famiglie è aumentato nell’eurozona nella prima parte del 2024. E anche in Italia, i dati più recenti disponibili, indicano un incremento. Che tutto ciò fosse inatteso l’hanno certificato gli economisti di Goldman Sachs in un report del 18 settembre.

“L'aumento del tasso di risparmio delle famiglie nella prima metà di quest'anno è difficile da spiegare nel nostro quadro di riferimento, poiché i fattori fondamentali da noi considerati - incertezza economica, tassi di deposito e divario tra ricchezza e reddito rispetto al trend - si sono tutti stabilizzati o sono migliorati”, hanno scritto Alexandre Stott e Katya Vashkinskaya di Goldman Sachs.

Il tasso di risparmio nell’area euro e in Italia

Per capire cosa è successo, partiamo dai dati. Secondo Eurostat, il tasso di risparmio delle famiglie dell’eurozona si è attestato al 15,3% nel primo trimestre 2024, in aumento di quasi due punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e toccando il livello più alto dal 2021.

In Italia, la propensione al risparmio è salita di 2,6 punti percentuali nel primo trimestre 2024, attestandosi al 9,5% (+2,8% rispetto allo stesso trimestre del 2023), dopo aver toccato il suo minimo storico a fine 2022 (fonte Istat).

L’altra faccia della medaglia sono i consumi. “Una delle caratteristiche più evidenti di questo ciclo nell'area dell'euro è stata l'assenza di un miglioramento dei consumi delle famiglie, nonostante la ripresa del reddito reale”, si legge nel report di Goldman Sachs.

In effetti, il reddito disponibile delle famiglie è aumentato più velocemente dei consumi, secondo Eurostat (+2,1% contro +0,8% nel primo trimestre). In Italia, l’incremento del reddito disponibile (in termini nominali) è stato del 3,5% a fronte di un +0,5% della spesa per consumi nella prima parte del 2024 (dati Istat).

In ottobre, saranno pubblicati nuovi dati sul tasso di risparmio nell’area euro e potrebbero nuovamente sorprendere al rialzo, considerate le anticipazioni di alcune grandi economie come la Francia (+0,25% nel secondo trimestre 2024).

Perché è aumentato il tasso di risparmio

Gli economisti di Goldman Sachs indicano quattro ragioni che potrebbero spiegare il recente aumento del tasso di risparmio:

  1. Le famiglie reagiscono con un certo ritardo all’innalzamento improvviso del reddito reale, per cui l’incremento dei consumi non è immediato.

  2. Nell’aumento del reddito hanno avuto un ruolo importante componenti diverse dai salari, quali profitti, interessi e dividendi, che generalmente sono associati a una minore propensione ai consumi.

  3. Il rapido innalzamento dei tassi di interesse ha reso più attraenti i conti di deposito e gli altri strumenti di remunerazione della liquidità.

  4. Le abitudini di spesa sono cambiate dopo il covid e questo potrebbe portare a tassi di risparmio più alti che in passato.

L’aumento del tasso di risparmio è una notizia positiva per banche e società di gestione?

“Se questo aumento persisterà, sarà positivo per le società di gestione”, afferma Johann Scholtz, senior equity analyst di Morningstar, il quale però aggiunge che nel breve la maggior parte del reddito in eccesso rimarrà sui conti bancari delle famiglie.

“Inizialmente, i principali beneficiari di questo fenomeno saranno le banche, che dovrebbero vedere aumentare i saldi dei depositi”, continua Scholtz. A questo proposito è bene ricordare che sui conti correnti degli italiani c’erano 1.151 miliardi di euro a fine 2023, secondo i dati FABI (Federazione autonoma bancari italiani).

In effetti, il tasso di investimento delle famiglie è sceso nella prima parte del 2024. Nell’area euro, è passato dal 10,1% del primo trimestre 2023 al 9,5% dello stesso periodo del 2024, secondo Eurostat. In Italia, è stato stimato al 9,1% in leggero calo a confronto con la fine del 2023 (-0,3 punti percentuali, secondo l’Istat).

Perché Intesa Sanpaolo è favorita

In questo contesto, gruppi bancari come Intesa Sanpaolo (ISP) sono ben posizionati per beneficiare dell’aumento dei risparmi delle famiglie, “grazie alle operazioni di banking/wealth management e asset management sotto lo stesso tetto”, precisa Scholtz.

“Riteniamo che Intesa sia riuscita a posizionarsi bene in vista di un contesto di tassi d'interesse più bassi, accelerando sulla leva commissionale nel settore del wealth e dell'asset management”, scrive l’analista di Morningstar in una nota in cui ha confermato il fair value a EUR 3,50 per azione. “Intesa continua a indirizzare i clienti verso i suoi prodotti di risparmio e di investimento, al di fuori dei depositi. Questo non solo protegge i ricavi in un contesto di tassi d'interesse più bassi, ma libera anche il capitale”.

Quali società di gestione possono avvantaggiarsi dal calo dei tassi di interesse?

Il progressivo calo dei tassi di interesse dovrebbe avvantaggiare il risparmio gestito. Ne sono convinti gli analisti di Equita che, in un report del 2 settembre, indicano come titoli favoriti Banca Mediolanum (BMED) e FinecoBank (FBK). Sempre tra i finanziari, la preferenza va alle “società meno sensibili ai tassi di interesse (come Mediobanca MB) e “le banche con una maggiore quota di ricavi da commissioni (come Intesa e Credem CE).

In particolare, su Banca Mediolanum, che ha registrato il miglior agosto di sempre in termini di raccolta (+753 milioni), gli analisti di Equita hanno un giudizio buy con prezzo obiettivo a 12,30 euro e ricordano come sia la miglior società di gestione per raccolta da inizio anno (+6,8 miliardi di euro), con un “momentum commerciale molto positivo”. La società, infatti, ha lanciato ad inizio settembre la campagna promozionale del tasso 5% annuo lordo sui vincoli a sei mesi per la nuova liquidità, valida fino a fine ottobre. “Storicamente – dicono – circa il 70 per cento di questa raccolta si trasforma in gestito entro 18 mesi, contribuendo anche all’acquisizione di nuovi clienti”.

Seguono, per raccolta netta da inizio anno, FinecoBank e Mediobanca Premier (già CheBanca). Anche per FinecoBank, agosto 2024 è stato il miglior agosto per flussi complessivi (+275 milioni), un risultato superiore alle attese degli analisti di Equita, che sul titolo hanno un giudizio buy con target price a 17,5 euro. Infine, di Mediobanca viene apprezzato l’orientamento sempre più forte verso il wealth management e verso un modello a minor intensità di capitale. “Il titolo tratta su valutazione attraenti”, si legge in un report di Equita del 2 settembre, in cui viene stimato un rapporto prezzo/utili per il 2025 di 9 volte, un dividend yield del 7,3%, cui si aggiunge un buyback del 3%.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Banca Mediolanum11,14 EUR0,54
Credito Emiliano10,14 EUR0,80
FinecoBank SpA14,76 EUR0,44
Intesa Sanpaolo3,80 EUR1,05Rating
Mediobanca SpA15,12 EUR0,73

Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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