Unicredit, cosa aspettarsi dai conti del secondo trimestre?

Unicredit approverà la semestrale e i dati del trimestre il 23 luglio, con presentazione il giorno successivo.

Fabrizio Guidoni 19/07/2024 | 16:21
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Metriche chiave di Morningstar per Unicredit

UniCredit UCG

Analista: Johann Scholtz, CFA

 

 

Unicredit arriva all'appuntamento con i numeri del secondo trimestre e di metà anno, esibendo quotazioni sui massimi dall'agosto 2011. Inoltre, il titolo è in rialzo del +53% da inizio 2024, a cui andrebbe aggiunto un ulteriore 5% circa rappresentato dal ricco dividendo già pagato nel corso dell'anno ai propri investitori. Una performance positiva nettamente superiore a quella già interessante messa a segno finora da Piazza Affari. Con questo curriculum, l'azione Unicredit ha ancora spazio per crescere sulla spinta della trimestrale in arrivo?

 Analisti ottimisti sul titolo Unicredit

I risultati saranno approvati dal consiglio di amministrazione il 23 luglio e presentati il 24 luglio. A pochi giorni dalla pubblicazione, Unicredit può contare su un diffuso e forte favore da parte degli analisti. Come ha segnalato Websim, il consenso aggiornato al 18 luglio sui rating degli Uffici studi raccolto da Bloomberg evidenziava 20 giudizi "buy", 6 "hold" e 0 "sell" sul titolo. "Il target price medio - hanno sottolineato gli esperti di Websim - è cresciuto a 42,89 euro da 32,90 euro di inizio anno".

Quali attese sulla trimestrale

Nelle ultime settimane diverse case d'affari hanno alzato il target price del titolo. Tra queste anche Equita Sim. Lo ha fatto lo scorso 10 luglio proprio in occasione di un report di approfondimento sulle attese per la trimestrale di Unicredit. Nel dettaglio, gli esperti hanno comunicato di aver alzato del 5% il prezzo obiettivo elevandolo a 43 euro, ribadendo la raccomandazione "buy". 

"Ci aspettiamo - ha spiegato Equita - un altro trimestre solido e consistente con la guidance di utile netto prevista per l'intero 2024 superiore a 8,5 miliardi, che riteniamo venga nuovamente ribadita dalla società". In particolare, gli esperti si aspettano che, come anticipato dal management, anche il secondo trimestre 2024 sarà un altro trimestre molto solido sul fronte delle commissioni, seppur ragionevolmente in calo rispetto a un primo trimestre "eccezionalmente forte". Lato costi operativi, è atteso un leggero incremento a livello di trimestre su trimestre a fronte della tipica stagionalità trimestrale e del rinnovo del contratto bancario in Austria, in parte compensato dall'effetto positivo delle azioni di efficientamento implementate dalla società.

Dove può arrivare il titolo Unicredit?

Prima di Equita, a inizio luglio era stata Goldman Sachs ad alzare il prezzo obiettivo su Unicredit, portandolo da 44,5 a 45,5 euro. "Nonostante il rally segnato da inizio anno" dall'azione, per gli analisti il titolo "continua a offrire considerevole valore rispetto alle altre banche europee". Ancora prima, a fine giugno, Jp Morgan aveva alzato da 42 a 43 euro il prezzo obiettivo sulla banca italiana, confermando la raccomandazione "overweight" dopo un recente incontro con la società. "I messaggi sono stati rassicuranti", avevano spiegato gli analisti, sottolineando anche come Unicredit fosse "ben posizionata" per affrontare i tagli dei tassi e che il titolo scambiasse su valutazioni basse.

Unicredit tra le banche top 5 in Europa

Una previsione sui dati trimestrali che saranno diffusi nei prossimi giorni dalle banche italiane è stata implementata anche da Mediobanca Research. Nel complesso, i ricercatori hanno scritto di attendersi un secondo trimestre 2024 con una solida performance e con un margine di interesse resiliente. Tra tutti i bancari italiani il titolo preferito da Mediobanca è proprio Unicredit, sul quale ha giudizio "outperform" con prezzo obiettivo a 43 euro. La positività di Mediobanca trova una coerente conferma con il fatto che i suoi analisti la inseriscono addirittura nella top 5 delle migliori banche europee, vedendo un potenziale di rialzo a livello di consenso del mercato per quanto riguarda le commissioni.

Unicredit sarà protagonista nell’M&A bancario?

Anche l'inglese Barclays ha condiviso un'analisi sulle proprie attese sulle trimestrali delle banche italiane, affermando di aspettarsi conti solidi, con ricavi che rimangono sostenuti dal margine d'interesse, anche se in lieve calo. I suoi analisti hanno però cercato di guardare al settore oltre l'orizzonte della prossima trimestrale valutando le prospettive di consolidamento del comparto. E anche in questa prospettiva, Unicredit raccoglie un giudizio positivo considerato che la banca di Piazza Gae Aulenti è ritenuta come aggregatore più probabile nel settore italiano. Il motivo è l’avere a disposizione di un capitale in eccesso da 6,5 miliardi di euro.

Barclays, nel rilanciare il giudizio "overweight" su Unicredit ha anche alzato il prezzo obiettivo a 44,30 euro dal precedente 43,10 grazie alla revisione delle stime per il biennio 2025-2026, con utile netto rettificato in crescita dell'1% nel 2025 a 8,713 miliardi di euro dopo un +2% che dovrebbe essere messo a segno a fine 2024, a quota 8,952 miliardi, previsione appena migliorata dalla precedente stima a 8,761 mld).

Il piano di buyback sostiene le quotazioni

Il clima di fervente attesa che accompagna il percorso di avvicinamento all'appuntamento con i dati trimestrali e semestrali degli investitori è rasserenato anche dalla certezza che prosegue il piano di riacquisto di azioni sul mercato da parte di Unicredit. La banca ha comunicato che alla data del 12 luglio, a partire dall'avvio della terza tranche del programma di buyback 2023, ha acquistato un totale di 13.274.966 azioni, pari allo 0,81% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di oltre 474 milioni di euro, equivalente al 31,61% dell'importo complessivo della terza tranche del buyback stesso.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Fabrizio Guidoni  collabora con Morningstar come data journalist. Ha una lunga esperienza sul mercato azionario italiano e sulla finanza sostenibile.

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