Qual è la differenza tra i fondi Acc e Inc?

Di solito si tratta di due diverse opzioni offerte agli investitori. Ma scegliete il vostro percorso con saggezza.

Ollie Smith 20/05/2024 | 10:29
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Nell'ambito della nostra Settimana Speciale sull’income investing, esaminiamo un esempio di fantasia di un gestore di fondi, spiegando cosa significhino realmente "income" (distribuzione dei proventi/reddito) e "accumulation" (accumulazione).

Vi racconto la storia di fantasia di un gestore di fondi pluripremiato.

Si chiama Henry Whittaker e gestisce un fondo molto popolare per St Paul's Asset Management (SPAM) a Londra. Dalla sua nascita nel 2012, il fondo Robotics and Intelligence Equity (RIEF) di Whittaker ha raccolto quasi un miliardo di sterline di asset.

Nonostante il periodo difficile dell'anno scorso e alcuni deflussi evidenti, la performance è ora sufficientemente interessante e potrebbe valere la pena saltare sul carro prima che sia troppo tardi.

Si va al supermercato dei fondi online (altrimenti noto come piattaforma di investimento retail), dove si controlla il budget e ci si prepara all'acquisto. Ma improvvisamente ci si trova di fronte a una scelta: acquistare la classe di azioni "acc" o la classe di azioni "inc"?

Acc e Inc: le differenze principali

Allora, che cos'è "inc" e in che modo differisce da "acc"?

Prima di iniziare, ricordiamo una cosa. SPAM e RIEF sono esempi del tutto inventati e il povero Henry è solo frutto della mia immaginazione. Ma sono esempi utili che possono aiutare a far sentire tutto questo reale senza intimidire.

In parole povere, "inc" e "acc" significano rispettivamente "reddito" (distribuzione dei proventi) e "accumulazione". Di solito, queste sono le due diverse opzioni offerte agli investitori in fondi. La scelta di una di esse influisce sul modo in cui vengono pagati i dividendi.

Le quote "Acc" reinvestono i dividendi che il fondo riceve per vostro conto. Ciò significa che, acquistando RIEF da SPAM sulla vostra piattaforma, il reddito netto del fondo sarà reinvestito nel fondo stesso senza alcun costo per voi.

Le quote “Inc” sono diverse. Invece di reinvestire i dividendi, li versano sul conto corrente.

A questo punto, vale la pena di notare che molte classi di fondi “inc” sono state pensate inizialmente come "acc" per sfruttare il potere del compounding.

Si noti inoltre che, nel caso in cui si scelga un fondo "inc", è possibile che si debba decidere quando ricevere il proprio denaro. Alcuni fondi offrono opzioni di pagamento mensili, trimestrali, semestrali e annuali.

L'equilibrio tra yield e crescita

La prima cosa che vi viene in mente è: sono ancora un investitore "a reddito" se scelgo la classe "acc"?

La risposta breve è "sì, assolutamente", solo che il reddito sacrificato nel breve termine vi tornerà indietro in seguito sotto forma di rendimenti (si spera) più elevati.

Ma tutto dipende da ciò che si sta cercando di ottenere. Mark Preskett, senior portfolio manager di Morningstar Investment Management (MIM), ha affermato che il principale vantaggio delle quote "acc" è l'ampia quota di rendimento totale che esse forniscono.

Tuttavia, aggiunge, si potrebbe prendere in considerazione l'unità "inc" se si intende fare affidamento sul reddito del fondo per le proprie spese di breve periodo.

Se state inserendo il fondo di Whittaker nel vostro portafoglio "satellite", in modo da poter vedere come va e non essere troppo penalizzati in caso di insuccesso, allora "acc" può essere una buona opzione. Se invece avete bisogno di un flusso costante di reddito, la classe "inc" potrebbe essere più adatta.

Potreste notare l'elefante nella stanza: avete bisogno di un piano finanziario.

"Riteniamo che le classi di azioni income siano un modo naturale per costruire portafogli a reddito, ma che debbano essere considerate solo una piccola parte di ciò che rende una strategia income di successo", afferma Mike Coop, chief investment officer di Morningstar Wealth per l'area EMEA.

"La chiave per raggiungere questi obiettivi è disporre di un'ampia e approfondita ricerca sui mercati dei capitali e sui gestori, in modo da poter identificare e misurare le fonti naturali di reddito e di crescita in modo efficace e controllato dal punto di vista dei costi".

In parole povere, non buttatevi a capofitto se non avete già una parvenza di quello che volete come risultato generale. Questo vale in particolare per le spese che si possono sostenere se si cambia idea e si decide di passare da "inc" ad "acc" o viceversa. Gli errori sono costosi. Come sempre, le persone con situazioni finanziarie complesse - o quelle che vogliono semplicemente esternalizzare la decisione - dovrebbero rivolgersi a un consulente finanziario regolamentato.

Fondi - Per cosa si paga?

E a proposito di costi, assicuratevi di sapere per cosa state pagando.

"Le basi dell'investimento sono valide anche in questo caso", afferma Coop.

"Vi viene addebitata una commissione più elevata per la classe di azioni 'inc' o 'acc'? Verificate se vale la pena pagarla. Siete a conoscenza di strategie income passive e a basso costo che offrono classi di azioni 'inc'? Verificatene l’esistenza, piuttosto di dare per scontato che ci siano solo opzioni attive. Il gestore e la strategia sono adatti alle vostre esigenze?".

In generale, ricordate che potreste compiere errori se non vedete il quadro generale.

"I due peccati capitali dell'investimento income sono la trasformazione del capitale in reddito e l'assunzione di rischi eccessivi e spesso involontari per generare yield", spiega Coop.

"Conoscere i compromessi tra reddito, crescita e rischio aiuta a definire aspettative realistiche e a individuare le strategie più adatte a raggiungerle".

Henry Whittaker e lo SPAM potrebbero non essere reali, ma le opzioni a vostra disposizione lo sono eccome.

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Ollie Smith  è editor di Morningstar UK

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