3 motivi per investire nelle utility

Il settore ha largamente sottoperformato il mercato nel 2023 ma, dicono gli analisti, il peggio dovrebbe essere alle spalle. Ecco perché prendere posizione sulle utility e quali sono le migliori idee di investimento secondo Morningstar.

Francesco Lavecchia 19/03/2024 | 15:05
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utility  

  • Il settore utility è scambiato a valutazioni interessanti dopo le forti vendite registrate nel 2023 e da inizio anno.
  • Taglio dei tassi di interesse, crescita della domanda di energia e un andamento del prezzo superiori alle aspettative del mercato sostengono la view positiva di Morningstar sul settore.
  • RWE, Orsted, Enel ed Engie sono tra le migliori idee di investimento di Morningstar.

 

Perché gli investitori sono così scettici sul futuro andamento delle utility? A livello globale, il settore delle aziende che offrono servizi di pubblica utilità ha sottoperformato l’indice Morningstar Global Markets di circa venti punti percentuali nel 2023 (-5,58% vs +15,39%, in euro) e da inizio anno paga un ritardo del 7%. Se guardiamo ai mercati azionari più importanti, negli Usa, la sottoperformance delle utility ha superato i 30 punti percentuali nel 2023 e si è attestata attorno agli 800 punti base da inizio anno, in Europa, al contrario, il gap nei confronti dell’indice Morningstar Developed Market Europe è stato di soli 400 basis point lo scorso anno, ma da inizio anno è pari a 13 punti percentuali. 

 

 

 

 

Le forti vendite registrate in questi ultimi 15 mesi hanno reso più convenienti le valutazioni di mercato del comparto. Le utility americane sono scambiate al momento a un rapporto Prezzo/Fair value medio di 0,93, mentre quelle europee sono scontate di circa il 20% rispetto al loro fair value.

Se guardiamo alla valutazione dei titoli del settore utility attraverso la lente del Price/Earning (P/E), abbiamo la conferma che le azioni europee sono scambiate a prezzi più convenienti rispetto a quelle a stelle e strisce. Le prime, infatti, mostrano un P/E di 10,8, inferiore sia alla media storica degli ultimi 10 anni di 15,8 e sia al P/E attuale delle utility americane pari a 15,5.

Perché il taglio dei tassi di interesse farà bene al settore?

Il periodo peggiore per il settore delle utility, dicono gli analisti di Morningstar, dovrebbe essere alle spalle. “Le aziende del comparto hanno sofferto l’impennata dei tassi di interesse. Un costo del denaro più elevato, infatti, implica un aumento degli oneri di finanziamento per gli investimenti infrastrutturali che frena la crescita degli utili, soprattutto nel settore delle rinnovabili. Inoltre, tassi di interesse più alti si traducono anche in un rendimento più generoso dei titoli di Stato, che rende il dividend yield offerto dalle utility meno attraente per gli investitori focalizzati sul reddito”, dice Travis Miller, Equity Strategist di Morningstar. “Il taglio dei tassi di interesse da parte della Bce, atteso a giugno, dovrebbe aiutare le aziende del comparto a superare questi due problemi. Inoltre, va ricordato che, in media, i titoli delle utility presentano un dividend yield superiore a quello del mercato”.  

Il mercato ha aspettative troppo pessimistiche sul prezzo dell’energia

Un altro fattore determinante che sta pesando sulle valutazioni di mercato del settore sono le aspettative degli investitori relativamente ai prezzi dell’energia. “A nostro avviso, il mercato sta scontando aspettative troppo pessimistiche. I numeri, infatti, dicono che i prezzi forward dell’energia elettrica sono diminuiti del 20% da inizio anno. A 75 EUR/MWh, il prezzo forward dell’energia elettrica per il 2025 è superiore alla nostra ipotesi di medio termine di 60 EUR/MWh, ragione per cui questa contrazione ha avuto un impatto minimo sulle nostre valutazioni dei titoli del settore. Tuttavia, il mercato teme che i prezzi dell’energia continueranno a scendere ancora fino a toccare quota 40-45 EUR/MWh, ovvero il valore medio registrato negli anni tra il 2009 e il 2016. Noi non condividiamo questa visione, poiché crediamo che le importazioni di gas liquefatto statunitense dovrebbe fungere da sostegno per i prezzi dell’energia”, dice Tancrede Fulop, Senior Equity Analyst di Morningstar. “Il prezzo del gas è una variabile determinante per le valutazioni del settore utility, a causa della correlazione con i prezzi dell’energia elettrica”.

I data center faranno da traino alla crescita della domanda

Il terzo fattore è rappresentato dalla domanda di energia elettrica. Nel 2023, nei paesi dell’Unione europea, il consumo di energia elettrica è calato del 3,4% rispetto all’anno precedente e del 6,4% rispetto al 2021. Secondo le stime dell’Agenzia Internazionale dell'Energia, i due terzi di questo calo sono da attribuire al rallentamento dell’attività industriale. Per questa ragione, dicono gli analisti, il taglio dei tassi di interesse potrebbe dare nuovo stimolo alla crescita dell’economia della regione e dunque alla domanda di energia elettrica. A questo, poi, si aggiunge un altro importante driver di crescita del consumo di elettricità, ovvero la domanda di data center. “Si stima che l'intelligenza artificiale generativa richieda 30 volte più elettricità di quella consumata da una ricerca su Google. Questo perché necessita di una infrastruttura di data center per supportare l’elaborazione di una mole di dati molto più grande. Per queste ragioni ci aspettiamo che l’espansione di questo mercato farà da traino alla crescita della domanda di energia elettrica nei prossimi 10 anni”, aggiunge Fulop.

Le migliori idee di investimento secondo Morningstar

Tra le aziende attive nel segmento delle energie rinnovabili, Orsted è il titolo scambiato ai prezzi più convenienti. Dopo un 2023 molto difficile, a causa della svalutazione di numerosi progetti negli Usa, il titolo ha perso oltre il 30% in euro. Secondo gli analisti di Morningstar, però, il peggio dovrebbe essere alle spalle. “I recenti accordi che hanno coinvolto operatori finanziari del Regno Unito e aziende del settore eolico offshore negli Stati Uniti fanno ben sperare nella crescita della sua produzione. Inoltre, le recenti aste a New York e l’aumento del prezzo massimo per le aste dell’eolico offshore nel Regno Unito indicano un crescente supporto al settore da parte del mondo politico. L’azienda è meno esposta ai prezzi dell’energia rispetto alla maggior parte dei suoi competitor e sarebbe avvantaggiata dal calo dei tassi di interesse”, dice Fulop. Al momento il titolo è scambiato a un tasso di sconto di circa il 30% rispetto al fair value di 540 DKK (report aggiornato al 18 marzo 2024).

All’interno del segmento delle utility diversificate, RWE è il titolo che offre i più alti margini di apprezzamento. In seguito alle forti vendite registrate da inizio anno, le azioni dell’azienda tedesca si sono deprezzate di oltre il 20% e ora sono scambiate a un tasso di sconto di oltre il 40% rispetto al fair value di 55 euro (report aggiornato al 18 marzo 2024). Secondo gli analisti, il titolo RWE ha sofferto il calo dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica. Tuttavia, la sensibilità dell’azienda ai prezzi dell’energia è ormai molto vicina alla mediana del settore e diminuirà ulteriormente nei prossimi anni grazie agli elevati investimenti nelle energie rinnovabili. L’attuale forward P/E (per il 2024) del titolo, pari a 11,4 e in linea con la mediana dell’industria, dimostra quanto RWE sia sottovalutata rispetto ai competitor.

In ottica dividendo, le migliori idee di investimento di Morningstar nel settore delle utility europee sono Engie ed Enel. Entrambe sono scambiate a un tasso di sconto attorno al 20% rispetto al fair value e offrono uno yield rispettivamente dell’8,8% e del 7,1%, largamente superiore alla mediana del settore (4,9%).

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Enel SpA6,13 EUR1,16Rating
Engie SA16,10 EUR0,12Rating
Orsted A/S388,90 DKK2,34Rating
RWE AG Class A32,19 EUR0,94Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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