Indici PMI: cosa aspettarsi dai dati preliminari di Eurozona e Regno Unito

Giovedì ci sarà la pubblicazione dei dati preliminari degli indici PMI dell'Eurozona e del Regno Unito.

Sara Silano 19/02/2024 | 15:34 James Gard
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Il 22 febbraio i mercati finanziari attendono le stime "flash" degli indici dei responsabili degli acquisti™ (PMI®) nel Regno Unito e nell'Eurozona. Con il Regno Unito ufficialmente in recessione, che si aggiunge alla Germania, questi dati sono tenuti sotto stretta osservazione alla ricerca di segnali di ripresa in settori economici chiave come quello manifatturiero e dei servizi. Si tratta di stime iniziali per il mese in corso, soggette a revisione.

 

Le stime degli indici PMI per l'Eurozona

Cominciando dall'Eurozona, l'indice HCOB Flash Eurozone PMI sarà pubblicato da S&P Global giovedì 22 febbraio. Il dato sarà analizzato dai mercati per vedere se l'Eurozona eviterà la recessione, ma anche per capire se l'interruzione della catena di approvvigionamento del Mar Rosso sta avendo un impatto sull'attività della zona euro. L’indicatore, infatti, è considerato un barometro dello stato di salute dell’economia.

Secondo FactSet, le stime di consensus per l'indice composito di febbraio sono di 48,4, ancora al di sotto della linea che separa l'espansione dalla contrazione (50). L'indice PMI manifatturiero dovrebbe attestarsi a 47, mentre il PMI dei servizi dovrebbe mostrare una lettura di 48,9.

A gennaio, l'indagine HCOB PMI ha mostrato timidi segnali di miglioramento, con l'attenuarsi della contrazione delle attività commerciali e dei nuovi ordini, mentre le aspettative di crescita si sono rafforzate toccando i massimi da nove mesi. Si è registrata anche una stabilizzazione dell'occupazione, che negli ultimi due mesi del 2023 si era contratta, mentre la domanda di esportazioni è scesa al ritmo più lento dallo scorso aprile.

L'indice destagionalizzato HCOB Eurozone Composite PMI Output Index, una media ponderata dell'indice HCOB Manufacturing PMI Output Index (indice del settore manifatturiero) e dell'indice HCOB Services PMI Business Activity Index (settore dei servizi), è salito a 47,9 punti a gennaio dai 47,6 di dicembre, toccando il massimo da sei mesi.

"Pur rimanendo al di sotto della soglia critica di 50 punti, che rivela uno stato di contrazione dell'attività economica dell'area dell'euro, [a gennaio] il tasso di flessione è stato il più contenuto dallo scorso luglio. Un indebolimento minore della produzione industriale ha portato a un calo più debole dei livelli complessivi, compensando un deterioramento leggermente più rapido nei servizi", ha dichiarato S&P Global in una nota.

A gennaio, tuttavia, i dati a livello nazionale sono stati contrastanti. Le economie del sud dell'area euro, compresa l'Italia, hanno visto migliorare i livelli di attività economica all'inizio del 2024. "Anche se solo lieve, la ripresa in Spagna e in Italia è stata la più forte da sei e otto mesi a questa parte", ha dichiarato S&P Global. "Per contro, la situazione in Germania e Francia è peggiorata, con l'indice composito in calo in entrambi i casi (anche se al di sopra dei minimi del 2023)".

L'Eurozona eviterà la recessione?

Nel complesso, gli investitori vedono segnali di miglioramento nella regione. "Sebbene l'indice PMI composito dell'Eurozona rimanga al di sotto della soglia di 50 (che indica la crescita), alcuni segnali suggeriscono un possibile miglioramento del ciclo economico", ha dichiarato Marco Giordano, Investment Director di Wellington Management. Per quanto riguarda le dinamiche inflazionistiche, ha affermato che in Europa potremmo continuare a osservare un'elevata volatilità dei dati. "Questo rafforza la convinzione che ridurre l'inflazione dal 3% al 2% richiederà decisioni di politica monetaria ponderate e compromessi equilibrati".

Commentando i dati PMI, Cyrus de la Rubia, Chief Economist di Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: "L'esitazione della Banca centrale europea (BCE) a tagliare i tassi di interesse diventa più chiara se si considera l'impennata degli indici PMI dei prezzi. Con costi di input e output nel settore dei servizi in aumento, la Bce è riluttante ad allentare la politica monetaria. Tuttavia, si trova in una situazione difficile. Ciò è accentuato dagli ultimi dati ufficiali sul Pil (Prodotto interno lordo) del quarto trimestre del 2023, che indicano che l'economia ha evitato per poco una recessione tecnica”.

L'impatto delle tensione in Mar Rosso

Per quanto riguarda il settore manifatturiero, il calo dei costi dei fattori produttivi e dei prezzi alla produzione ha preso slancio a gennaio, nonostante i tempi di consegna dei fornitori si siano allungati per la prima volta in un anno a seguito delle tensioni nel Mar Rosso. Secondo Goldman Sachs, l'impatto dell'interruzione nella catena di approvvigionamento sulle attività dell'Eurozona sarà limitato.

Le stime degli indici PMI nel Regno Unito

Quando il 22 febbraio verranno pubblicati i dati PMI "flash", avremo già ricevuto una serie di dati che mostrano lo stato di salute dell'economia britannica, tra cui inflazione, disoccupazione, salari e Pil.

Ciò che distingue i dati dell'indice dei responsabili degli acquisti™ (PMI®) da questo elenco è che sono più recenti, a partire da febbraio.

La dicitura "Flash" indica che i numeri sono preliminari e soggetti a revisione, in particolare in quanto tratti da un mese di calendario non ancora concluso.

Giovedì 22, S&P Global produrrà i dati PMI manifatturieri e dei servizi, oltre a un indice "composito".

I dati PMI rappresentano i settori più importanti dell'economia britannica: costruzioni, servizi e industria manifatturiera.

Il mese scorso, l'indice composito era 52,9, 54,3 per i servizi e 47 per il settore manifatturiero. 50 è la linea di demarcazione tra espansione e contrazione. È quindi evidente che i servizi, la parte dominante dell'economia britannica, si stanno espandendo più rapidamente del settore manifatturiero. Il valore di 52,9 per il composito è stato rivisto al rialzo rispetto alla stima flash di 52,5. Secondo FactSet, il consenso per il PMI dei servizi è per una lettura di 54, al di sotto dei livelli di gennaio, mentre il PMI manifatturiero è previsto a 47,5, superiore al mese precedente.

L'economia britannica è in contrazione

I dati sul Pil della scorsa settimana hanno rivelato una contrazione dell'economia britannica peggiore del previsto nell'ultimo trimestre dell'anno. L'attività dei servizi è scesa dello 0,1% a dicembre 2023 e nei tre mesi fino a dicembre 2023 è scesa dello 0,2%, secondo l'ONS. I dati PMI contribuiranno a sostenere o a minare l'affermazione che il Regno Unito sta "svoltando" dal punto di vista economico, come ha detto il primo ministro agli imprenditori. I dati economici saranno utilizzati in vista del bilancio pubblico nel mese prossimo.

Ciò influenzerà anche le decisioni della Banca d'Inghilterra (BoE), preoccupata per le pressioni sui salari e sui prezzi, soprattutto nel settore dei servizi. La "tenuta" del mercato del lavoro è una delle ragioni per cui la BoE non ha tagliato i tassi, soprattutto perché i salari sono cresciuti del 6,2% nei tre mesi fino alla fine di dicembre, rispetto allo stesso periodo del 2022.

L'articolo è stato scritto in collaborazione con James Gard, senior editor di Morningstar in UK.

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Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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