ETF, i migliori e i peggiori di agosto

Uranio, equity turco e commodity agricole le migliori scelte del mese. Soffrono invece le strategie sulla blockchain e gli asset digitali.

Valerio Baselli 04/09/2023 | 10:40
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ETF

Secondo i dati Morningstar, ad agosto, tra il miglior Exchange traded product (in termini di rendimento) e il peggiore ci sono oltre 43 punti percentuali (prendendo in considerazione quelli registrati alla vendita in Italia ed escludendo i replicanti strutturati, cioè a leva o inversi).

Questi strumenti, essendo prodotti puramente passivi, riflettono nei loro movimenti l’evoluzione dei mercati, senza che la performance venga distorta dalle scelte (buone o cattive) di un gestore attivo.

I Top

La Top 12 di agosto dei fondi passivi quotati in Borsa, cioè gli Exchange traded products (ETP), vede al primo posto il SG ETN URANIUM MINING (URAM), con un guadagno di oltre 15 punti percentuali, seguito a ruota dallo Sprott Uranium Miners UCITS ETF Accumulating (U3O8).

L’energia nucleare (di cui l’uranio è il combustibile essenziale) sta infatti tornando con forza nei programmi energetici di molti Paesi. Negli Stati Uniti, ad esempio, è stato recentemente presentato in Senato l’ADVANCE Act, una progetto di legge che “mira a sostenere le iniziative per lo sviluppo e il dispiegamento di nuove tecnologie nucleari sia in patria che all'estero, attraverso azioni come la facilitazione della riconversione dei siti energetici convenzionali e il sostegno normativo allo sviluppo di tecnologie nucleari avanzate”, spiega Roberta Caselli, Commodity Research Analyst di Global X.

La Francia non è da meno: a giugno ha annunciato un impegno di oltre 100 milioni di euro per rilanciare l'industria nucleare. Il Ministero francese per la Transizione energetica investirà questi fondi nella formazione, nella ricerca e nell'innovazione nel settore nucleare civile, facendo seguito alle dichiarazioni di Macron sulla “rinascita dell'industria nucleare francese” del febbraio 2022. Anche il Regno Unito punta ad aumentare la sicurezza energetica attraverso l'energia nucleare, in particolare attraverso i reattori modulari (SMR).

Ancora più significativo l’esempio del Canada, che dopo una pausa di 30 anni sta tornando a rilanciare la propria industria nucleare. “Per soddisfare una domanda di elettricità in aumento, in Ontario è in programma - oltre all’ampliamento di un impianto esistente che diventerà il più grande del mondo - la costruzione di tre nuovi reattori modulari compatti, nello stesso sito in cui se ne sta già costruendo un altro”, commenta ancora Roberta Caselli.

L’analista di Global X, poi, sottolinea come il revival del nucleare interessi anche i Paesi emergenti. “Recentemente la Turchia ha dichiarato di voler sviluppare 20 GW di nucleare entro la metà del 2050, mentre più a est, il Pakistansta collaborando con la Cinaper allontanarsi dalla sua dipendenza dai combustibili fossili: i due Paesi hanno firmato un accordo per la costruzione di una centrale nucleare da 4,8 miliardi di dollari e una potenza di 1.200 megawatt, con il progetto - chiamato Chasma 5 - che sarà sviluppato nel cuore del Punjab. Anche l'Arabia Saudita sta valutando l'offerta di un'impresa statale cinese per la costruzione di una centrale nucleare: questa mossa potrebbe fornire al Regno arabo una leva strategica nelle discussioni in corso con gli Stati Uniti per la creazione di una propria industria nucleare civile”.

“Nel frattempo, il governo dell’India sta rivedendo la sua legge sull'energia atomica, con l’obiettivo di consentire alle imprese private di entrare nell'industria nucleare, attualmente controllata dallo Stato”.

Il terzo, quarto e quinto posto della classifica sono occupati da tre replicanti dell’MSCI Turkey, salito di quasi 10 punti percentuali in uno dei mesi peggiori degli ultimi anni per l’universo dei mercati emergenti.

Il presidente Recep Tayyip Erdogan si è detto intenzionato a concedere al suo nuovo ministro delle Finanze e al governatore della banca centrale un certo margine di manovra per abbandonare le politiche non ortodosse, tra cui i costi di prestito ultra-bassi. La banca centrale ha aumentato i tassi di interesse di 7,5 punti percentuali questo mese, molto più del previsto, alimentando un rally nelle azioni, nella valuta e nelle obbligazioni del Paese.

Nel frattempo, l'inflazione vicina al 50% annuo e la volatilità della lira hanno spinto gli investitori locali a parcheggiare i risparmi in azioni. Le azioni riflettono i profitti nominali e, finché le aziende sono in grado di trasferire l'alta inflazione ai clienti, i valori azionari incorporano l'effetto dell'aumento dei prezzi al consumo. Questo può rendere le azioni interessanti per gli investitori che cercano di minimizzare l'erosione dei loro risparmi.

I titoli scambiati alla Borsa di Istanbul hanno quindi beneficiato degli acquisti da parte degli investitori locali che cercano di proteggersi dall'aumento dell'inflazione, oltre che dalle conseguenze dei crescenti problemi economici della Cina e di una Federal Reserve che si dice pronta a continuare ad aumentare i tassi di interesse. Si tratta di una netta inversione di tendenza rispetto ai primi sette mesi dell'anno, quando i titoli turchi hanno registrato una delle maggiori perdite tra i mercati emergenti.

E i Flop

La classifica relativa ai replicanti che hanno perso di più nel mese di agosto, invece, vede il podio interamente dedicato al protocollo di trading decentralizzato Uniswap e al suo token UNI. La piattaforma era stata al centro delle polemiche negli ultimi mesi a causa di un’azione legale iniziata da alcuni utenti che sostenevano di aver subito perdite finanziarie a causa di investimenti in token fraudolenti scambiati proprio su Uniswap.

In realtà, la settimana scorsa un giudice federale di New York ha respinto tale azione collettiva, stabilendo che Uniswap e le società di venture capital coinvolte non possono essere ritenuti responsabili quando un truffatore utilizza il protocollo per frodare le sue vittime. Una decisione che potrebbe avere un impatto significativo sull’intero mondo delle criptovalute.

Anche il resto della classifica vede solo prodotti esposti ad asset digitali o a strategie blockchain.

L’analisi è stata realizzata con la piattaforma per professionisti finanziari Morningstar Direct. Clicca qui per saperne di più sulle sue funzionalità.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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