Fondi, la diversificazione perduta

PORTAFOGLI ROBUSTI. Abbiamo calcolato i coefficienti di correlazione tra le principali categorie Morningstar a uno, tre e cinque anni, aggiornati a fine dicembre.

Valerio Baselli 09/01/2023 | 11:02
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Diversificazione

A giudicare da come sono andati i mercati nel corso del 2022 – periodo nel quale abbiamo assistito a un crollo generalizzato di quasi tutti gli investimenti, siano stati essi azionari od obbligazionari – non c’è molto da stupirsi se negli ultimi 12 mesi la correlazione tra le varie asset class è salita e in alcuni casi anche di parecchio.

La nozione secondo cui un portafoglio composto da azioni e obbligazioni abbassi il grado di rischio fa parte dell’abc della finanza. Un portafoglio finanziario, infatti, non deve essere giudicato solo dalle performance, ma anche dall’equilibrio che riesce a trovare tra rischio e rendimento nel lungo periodo. Un rapporto che, per sua natura, è precario e mutevole e che perciò deve essere periodicamente ricercato tramite l’attività di ribilanciamento degli investimenti.

L’analisi
A livello generale, le categorie azionarie e quelle obbligazionarie hanno alzato i loro coefficienti di correlazione, ma la tendenza si nota anche all’interno delle varie asset class.

Basti pensare che l’anno precedente, il 2021, vedeva ben 28 casi di coefficienti di correlazione negativi. Il 2022, invece, ha un solo caso di correlazione negativa: la categoria dei fondi azionari America Latina con quella degli Obbligazionari diversificati in dollari.

Un caso emblematico è quello della correlazione tra i fondi Azionari Asia-Pacifico ex-Giappone e gli Obbligazionari governativi in euro, passato dal -0,52 del 2021 allo 0,57 del 2022.

Esistono anche (pochi) casi opposti, in cui la correlazione è diminuita. Ad esempio, la divergenza nelle politiche monetarie di Fed e Bce ha avuto come effetto quello di scorrelare le categorie obbligazionarie in euro da quelle in dollari. Il rapporto tra i movimenti delle categorie Obbligazionari High Yield EUR e Obbligazionari Diversificati USD, ad esempio, è sceso da 0,18 a tre anni a 0,10 nell’ultimo anno.

Contemporaneamente, i mercati emergenti si sono disallineati da quelli sviluppati. I fondi Azionari America Latina, in particolare, hanno diminuito la loro correlazione con tutte le altre categorie presenti in tabella e la stessa cosa vale per gli Azionari Asia-Pacifico ex-Giappone.

Guardando le tabelle, anche solo visivamente si nota come le categorie Morningstar, azionarie e obbligazionarie, abbiano in generale aumentato la correlazione tra di loro nell’ultimo anno (per interpretarle si possono seguire i colori: più la casella tende al verde, più la correlazione sarà elevata; al contrario, più la casella tende al rosso, più il coefficiente sarà negativo).

Calcolare il coefficiente di correlazione del proprio portafoglio è un esercizio piuttosto complesso. Per avere un’idea di ordine generale, che comunque può già essere molto utile a evitare eventuali sovrapposizioni, abbiamo calcolato i coefficienti di correlazione delle 13 principali categorie Morningstar, a uno, tre e cinque anni, aggiornati al 31 dicembre 2022.

Le categorie oggetto dell’analisi sono le seguenti (i numeri corrispondono a quelli che appaiono nelle tabelle):

  1. Obbligazionari Corporate EUR
  2. Obbligazionari Diversificati EUR
  3. Obbligazionari Governativi EUR
  4. Obbligazionari High Yield EUR
  5. Obbligazionari Inflation-Linked EUR
  6. Obbligazionari Flessibili EUR
  7. Obbligazionari Diversificati USD
  8. Obbligazionari Paesi Emergenti
  9. Azionari Europa Large Cap Blend
  10. Azionari Giappone Large Cap
  11. Azionari USA Large Cap Blend
  12. Azionari Asia-Pacifico ex. Giappone
  13. Azionari America Latina

 

Il coefficiente di correlazione misura in che modo la performance di uno strumento influenza l’andamento di un altro: varia tra -1 e +1. Un coefficiente pari a 0 indica che non vi è alcuna correlazione tra i due fondi. Un coefficiente pari a 1 segnala che c'è una correlazione positiva perfetta, il che significa che i due strumenti si muovono assieme: se uno sale del 10%, lo fa anche l’altro e viceversa. Ovviamente, in caso di perfetta correlazione negativa (uguale -1) il rapporto è inverso: se il primo sale del 10%, il secondo perde il 10%.

L'analisi è stata realizzata con la piattaforma per professionisti finanziari, Morningstar Direct. Clicca qui per saperne di più sulle sue funzionalità.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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