Anche le utility non sono più quelle di una volta. Fino a poco tempo erano considerate dagli investitori una valida opzione per giocare in difesa poiché la forte regolamentazione del mercato da parte delle autorità garantiva flussi di cassa prevedibili e solidi margini di profitto, e permetteva alle aziende di staccare cedole generose per i loro azionisti. Questo stereotipo, secondo una ricerca di Sustainalytics, sta tuttavia cambiando per effetto di tre driver di lungo periodo: le nuove dinamiche della domanda globale di energia, l’innovazione tecnologica e il cambiamento climatico. “Non tutte le società saranno in grado di superare con successo questa trasformazione, e questo creerà le condizioni per generare alpha in portafoglio attraverso il picking nel settore utility. Tra le società meglio posizionate, tra quelle coperte dalla nostra analisi, troviamo l’italiana Terna Rete Elettrica Nazionale”, dice Doug Morrow, Direttore della ricerca tematica di Sustainalytics.
Le nuove sfide del settore
Relativamente alle dinamiche della domanda globale di energia, i dati dimostrano come la crescita dei consumi nei paesi sviluppati sia piatta, mentre quella dei paesi emergenti continui a salire. E questo a causa del diverso grado di sviluppo delle economie e della maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse da parte delle regioni più progredite. Questo trend avrà forti ripercussioni sulle utility dell’energia e in particolare su quelle che utilizzano fonti fossili per la produzione, per le quali il calo della domanda si tradurrà in una contrazione dei margini di profitto, ma in generale costringerà tutte le società del settore attive nei paesi sviluppati ad innovare la loro offerta di prodotti e servizi.
Le utility, infatti, devono fare i conti anche con il tramonto del modello di business tradizionale, che prevede la produzione di energia su larga scala e la distribuzione diretta ai consumatori. Questo perché lo sviluppo e la diffusione di sistemi fotovoltaici ha permesso ai privati di produrre autonomamente energia e di distribuirla attraverso una rete gestita da terzi e di fatto ha aumentato la concorrenza per le utility che ora hanno la necessità di abbassare i prezzi per essere competitive sul mercato. Per questo motivo molte aziende stanno diversificando la loro offerta inserendo ad esempio servizi per la gestione efficiente dei consumi di energia.
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