Lunedì 16 marzo è stata un’altra giornata nera per i mercati finanziari. Le mosse coordinate delle Banche centrali del G10 per garantire liquidità al sistema e il taglio dei tassi di interesse a zero da parte della Federal Reserve domenica sera non sono bastati a tranquillizzarli.
Quel motto partito dall’Italia, #restiamoacasa, ora è stato fatto proprio anche da altri paesi, come la Francia, la Spagna e l’Austria. Misure restrittive a vari livelli sono state prese un po’ ovunque, compresi gli Stati Uniti. Le scuole sono chiuse, le manifestazioni annullate. Restano aperti i supermercati, le farmacie e i negozi di beni primari. Siamo invitati a uscire solo per comprovate esigenze e con un’autodichiarazione. E’ innegabile che ci troviamo di fronte a una situazione mai sperimentata prima e che ci può fare paura. Ma è quello che dobbiamo fare prima di tutto per la nostra salute, per quella degli altri e per non far collassare il nostro sistema sanitario.
Reazioni eccessive sui mercati
I mercati non amano l’incertezza e quindi reagiscono violentemente, ma #restiamoacasa alla fine farà bene anche ai nostri investimenti. “E’ esattamente quello che dobbiamo fare”, dice Karen Andersen, strategist di Morningstar. “Il fatto che le misure di ‘distanza sociale’ siano prese con questa velocità è incoraggiante”.
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