Mercati stabili ed effetto domino. Sono questi, dicono gli analisti, due elementi che possono dare una spinta all’attività di fusioni e acquisizioni nel corso del 2019. Certo, mantenere il ritmo del passato non sarà semplice. Secondo i dati di Pitchbook, ad esempio, il 2018 è stato archiviato come il quinto anno consecutivo in cui l’attività di fusioni e acquisizioni in nord America e in Europa ha registrato un risultato superiore ai 3mila miliardi di dollari (vedi grafico sotto).
Le condizioni affinché la corsa continui, tuttavia, sembrano esserci. “I mercati azionari sono sostanzialmente stabili e danno ai manager delle società la sicurezza necessaria per perseguire la crescita del business per linee esterne”, spiega uno studio di Man Insititute. Una dimostrazione in questo senso l’ha data il megadeal fra Bristol-Myers Squibb e Celgene (un matrimonio da 74 miliardi di dollari) che proprio in questi giorni ha avuto il via libera dalla Commissione europea e che, secondo le intenzioni del management, dovrebbe essere completato fra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo.
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