Nobel a Thaler, una scelta nella giusta direzione

Gli studi dell'economista statunitense fanno emergere l'esistenza di strategie che possono aiutare l'investitore a superare i suoi difetti comportamentali. 

Dan Kemp 19/10/2017 | 11:24
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Investire è prendere delle decisioni. Più alta è la qualità di tali scelte, maggiore è il rendimento di lungo termine che da esse deriva. Spesso, però, la limitata informazione e l’incertezza dei risultati impedisce agli investitori di prendere le decisioni migliori e questo si traduce in ritorni del capitale deludenti.

Questa intuizione, in contrasto con la teoria economica secondo la quale le persone fanno scelte razionali con l’obiettivo di massimizzare il profitto, ha portato alla formazione di una nuova branca dell’economia, quella comportamentale, la cui rilevanza è stata recentemente riconosciuta anche dall’assegnazione a Richard Thaler (uno dei maggiori esponenti di questo filone teorico) del Nobel all’economia. 

Sebbene il premio sia senza dubbio meritato, sono un po’ sorpreso dalle sue motivazioni: "Richard H. Thaler ha inserito ipotesi psicologicamente realistiche nell’analisi del processo di una decisione economica".

Anche se Thaler ha sicuramente migliorato la nostra conoscenza del comportamento umano, mi sembra che il suo più grande contributo alla materia consista negli strumenti e nelle strategie che ha sviluppato per aiutare le persone a superare le loro carenze comportamentali. Così facendo ha permesso l’applicazione della teoria "nudge" (che significa spintarella, sviluppata con Cass Sunstein) alle decisioni politiche e delle imprese private. 

Per coloro che non conoscessero la teoria, i nudge sono strategie che hanno l’obiettivo di cambiare il processo con il quale le persone arrivano a delle decisioni in modo da spingerle a fare scelte migliori. Dimostrando che è possibile superare i nostri limiti comportamentali se le scelte di investimento sono presentate nel modo giusto, questa teoria ha rafforzato la figura del consulente finanziario come coach comportamentale aiutandolo a scegliere strategie di investimento efficaci e sostenibili nel tempo.

A Morningstar riconosciamo il ruolo centrale dei consulenti finanziari nel migliorare i risultati degli investitori, ma sappiamo anche che per diventare un buon coach, il consulente devo conoscere il bias comportamentale di cui soffrono gli investitori e deve dotarsi di opportune strategie per guidare al meglio i propri clienti. 

Poiché questa formazione non è stata storicamente parte del background del consulente finanziario, il team Behavioral Insights di Morningstar sta sviluppando un programma completo per aiutare gli advisor a diventare dei buoni coach. Questa evoluzione implica un rapporto più frequente e più forte con il cliente e la capacità del consulente di rimuovere gli elementi non essenziali del processo di consulenza. Un cambiamento di questo tipo mette in difficoltà il professionista, ma la teoria di Thaler e dei suoi colleghi dimostra che ogni cambiamento strutturale, per quanto possa comportare un disagio, alla fine produce grandi benefici.

 

Traduzione dell'articolo pubblicato sul FT Adviser il 16 Ottobre 2017

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Info autore

Dan Kemp

Dan Kemp  is Chief Investment Officer, Morningstar Investment Management EMEA

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