Sorpresa azionaria

MORNINGSTAR ASSET FLOW REPORT. A luglio i flussi netti verso i fondi specializzati sulle Borse sono stati di 17 miliardi, miglior risultato dopo gli obbligazionari. In Italia, i riscatti colpiscono i fondi a cedola.

Sara Silano e Ali Masarwah 28/08/2017 | 10:58
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Gli investitori europei in fondi hanno appetito per il rischio e si saziano di azioni e obbligazioni, incuranti del fatto che il rally delle Borse duri ormai da tempo. Secondo le stime di Morningstar, i flussi netti verso i comparti equity hanno segnato un sorprendente +17 miliardi di euro a luglio, contro i 5,5 di giugno. Il reddito fisso ha conservato il suo appeal, aggiungendo altri 24,3 miliardi netti al patrimonio del segmento che è di 2.341 miliardi e confermandosi la prima fonte di crescita dell’industria del risparmio gestito del Vecchio continente.

Flussi netti per macro categorie Morningstar luglio 2017

Bilancio positivo per l’industria
Bilanciati e alternativi hanno raccolto rispettivamente 10,3 e 5,5 miliardi, contribuendo ai flussi netti complessivi dei fondi a lungo termine che si sono attestati a 56,5 miliardi a fine luglio, il terzo più alto livello in un singolo mese da febbraio 2015. I comparti monetari hanno registrato 16,2 miliardi, nonostante i tassi di interesse negativi nell’Eurozona.

Azioni globali e bond flessibili
Tra gli azionari, la preferenza degli investitori è andata a quelli globali, nelle diverse tipologie (growth, blend, ma anche con copertura del rischio di cambio, in un contesto di apprezzamento dell’euro). Tuttavia, sono gli obbligazionari flessibili a dominare la classifica dei flussi netti nelle categorie Morningstar (+4,1 miliardi), grazie alla crescita delle sottoscrizioni di Pimco GIS Income, la cui corsa dura ormai da mesi. Al secondo posto, si collocano gli “Obbligazionari-altro”, all’interno dei quali sono compresi, tra gli altri, prodotti esposti ai segmenti più rischiosi dei corporate bond, come gli asset-backed securities emessi a fronte di cartolarizzazioni.

Categorie Morningstar con i più alti flussi netti luglio 2017

Fuori dagli high yield
Le categorie con i più alti deflussi sono quelle degli obbligazionari high yield in dollari ed euro. Nel primo caso, la maggior parte è imputabile ai riscatti netti subiti da alcuni fondi UBS (seguono Muzinich, BlackRock e Axa). Nel secondo caso, a soffrire di più sono stati Pictet, Hsbc e Deutsche asset managemet.

Categorie Morningstar con i più alti deflussi netti luglio 2017

Pimco ancora leader
Anche a luglio, Pimco si è posizionato in cima alla classifica delle società di gestione con i più alti flussi netti (4,5 miliardi), largamente concentrati nel GIS Income, che è responsabile di 22,5 miliardi su un totale di 31,6 raccolti dall’asset manager in Europa da inizio anno. BlackRock è secondo con 3,2 miliardi di raccolta netta, in gran parte confluiti sui prodotti indicizzati per clienti istituzionali. Tra i comparti a gestione attiva di maggior successo ci sono BGF Global Multi-asset income e BGF European, rispettivamente con 580 e 510 milioni netti.

SGR con i più alti flussi netti a luglio 2017

Riscatti per Aletti Gestielle
Aletti Gestielle, invece, guida la classifica delle società di gestione con i più alti riscatti netti a luglio (-645 milioni netti stimati). Il risultato è spiegato principalmente dai deflussi dai fondi a scadenza (obbligazionari e bilanciati) in anticipo rispetto al termine. Il fatto che questi prodotti prevedano spesso elevate commissioni di uscita, suggerisce che si siano rivelati una opzione assai cara per gli investitori. Da inizio anno, l’asset manager del gruppo Banco BPM ha subito 4,6 miliardi di riscatti netti, il livello più alto nell’industria europea, secondo le statistiche di Morningstar.

SGR europee con i più alti deflussi netti a luglio 2017

I fondi a cedola italiani inciampano
Se restringiamo l’universo di riferimento ai soli fondi di diritto italiano (appartengono a questo gruppo gran parte dei prodotti a cedola e scadenza), sei su dieci dei comparti con maggiori deflussi sono di Aletti Gestielle.

Fondi italiani con più alti deflussi a luglio 2017

Anche Eurizon Capital ha subito riscatti netti dai comparti a cedola, che hanno pesato sul risultato complessivo della sua gamma domiciliata in Italia. A luglio, infatti, si stima siano usciti 194 milioni. E’ stato un mese da dimenticare anche per Pioneer Investments, che ha registrato -111 milioni nella sola parte di prodotti dell’universo italiano. In questo caso, è possibile che abbia pesato l’integrazione con Amundi.

SGR italiane con maggiori deflussi a luglio 2017

Morningstar calcola i flussi netti stimati (Estimated net flow) come differenza tra patrimonio finale ed iniziale nel periodo considerato, dedotta la componente di mercato. L’universo comprende i fondi aperti, esclusi i fondi di fondi, i monetari, gli Etf e i feeder.

Il report è stato concluso il 21 agosto 2017 su circa 27.000 fondi di 1.700 diverse case di gestione in 30 paesi europei. L'analisi è stata realizzata con la piattaforma per professionisti finanziari, Morningstar Direct. Clicca qui per saperne di più sulle sue funzionalità.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Sara Silano e Ali Masarwah  Sono responsabili editoriali di Morningstar rispettivamente in Italia e Germania.

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