Fondi, nel 2016 diversificare è stato più facile

PORTAFOGLI ROBUSTI. Abbiamo calcolato i coefficienti di correlazione tra le principali categorie Morningstar a uno, tre e cinque anni, aggiornati a fine giugno.

Valerio Baselli 11/01/2017 | 15:58
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Dopo un periodo in cui le diverse asset class hanno sensibilmente aumentato il grado di correlazione tra loro, il che significa che spesso anche investimenti che a priori hanno poco in comune si muovevano nella stessa direzione, l’anno scorso ha segnato una svolta. A dirlo sono i numeri. Guardando le tabelle sottostanti si nota come le categorie Morningstar, azionarie e obbligazionarie, abbiano sensibilmente diminuito la correlazione tra loro nel corso dell’ultimo anno, arrivando spesso in territorio negativo.

È il caso, ad esempio, dei fondi azionari Asia (Giappone escluso) e delle obbligazioni ad alto rendimento emesse in euro. Il coefficiente di correlazione tra queste due categorie è passato da 0,38 a cinque anni a -0,15 nell’ultimo anno. Ma la tendenza è generale: anche il rapporto tra l’equity large cap dell’Eurozona e i bond diversificati in dollari è passato da 0,34 a tre anni a -0,21 negli ultimi 12 mesi.

Cosa signfica? Il coefficiente di correlazione misura in che modo la performance di uno strumento influenza l’andamento di un altro: varia tra -1 e +1. Un coefficiente pari a 0 indica che non vi è alcuna correlazione tra i due fondi. Un coefficiente pari a 1 segnala che c'è una correlazione positiva perfetta, il che significa che i due strumenti si muovono assieme: se uno sale del 10%, lo fa anche l’altro e viceversa. Ovviamente, in caso di perfetta correlazione negativa (uguale -1) il rapporto è inverso: se il primo sale del 10%, il secondo perde il 10%.

Calcolare il coefficiente di correlazione del proprio portafoglio è un esercizio piuttosto complesso. Per avere un’idea di ordine generale, che comunque può già essere molto utile a evitare eventuali sovrapposizioni, abbiamo calcolato i coefficienti di correlazione delle 15 principali categorie Morningstar, a uno, tre e cinque anni, aggiornati al 31 dicembre 2016.

Per interpretare le tabelle, che verranno aggiornate trimestralmente, si possono seguire i colori: più la casella tende al verde, più la correlazione sarà elevata; al contrario, più la casella tende al rosso, più il coefficente sarà negativo.

Anche solo visivamente, si nota come i colori tendenti al rosso siano diventati dominante, a riprova del fatto che la correlazione tra le varie classi di attivo è diminuita nel corso dell’anno passato.

Le categorie oggetto dell’analisi sono le seguenti (i numeri corrispondono a quelli che appaiono nelle tabelle):

  1. Obbligazionari Corporate EUR
  2. Obbligazionari Diversificati EUR
  3. Obbligazionari Governativi EUR
  4. Obbligazionari High Yield EUR
  5. Obbligazionari Inflation-Linked EUR
  6. Obbligazionari Flessibili EUR
  7. Obbligazionari Diversificati USD
  8. Obbligazionari Paesi Emergenti
  9. Azionari Europa Large Cap Blend
  10. Azionari Area Euro Large Cap
  11. Azionari Giappone Large Cap
  12. Azionari USA Large Cap Blend
  13. Azionari Asia-Pacifico ex. Giappone
  14. Azionari America Latina
  15. Azionari Europa Emergente

 

Cat 1anno

Cat 3anni

Cat 5anni

Fonte: Morningstar Direct

 

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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