Stretta Fed più lontana, Borse in rialzo.

L’indice manifatturiero negli Usa cala ai minimi dal 2009 e allontana la possibilità di un innalzamento dei tassi di interesse già a settembre. Le Borse europee sorridono. Milano chiude a +0,69%. Wall Street positiva. 

Francesco Lavecchia 17/08/2015 | 17:55
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I dati macro di giornata sono croce e delizia di Wall Street. I listini di New York hanno aperto in ribasso in scia al dato riportato nel mese di luglio dall’indice manifatturiero del New York Empire State (che è il risultato di un’indagine su circa 200 imprese industriali dello stato di New York e fornisce una misura dell’andamento del settore negli Stati Uniti), il peggiore dal 2009. Ma poi virano in territorio positivo. Questo dato evidenzia come l’economia americana non sia completamente guarita dalla crisi. Dunque, l’innalzamento dei tassi di interesse potrebbe non essere dietro l’angolo. Mercoledì prossimo la Fed pubblicherà la relazione dell’ultimo incontro tenutosi il 28 e 29 luglio scorsi. Di qui potrebbero uscire maggiori indicazioni circa le prossime mosse da parte della Banca centrale americana. Al momento il Dow Jones segna +0,23%, mentre il Nasdaq +0,38%.

Eurolandia positiva
Chiusura in rialzo per i listini di Eurolandia. A risollevare l’umore delle Borse del Vecchio continente, depresse durante la giornata dalle previsioni relative all’andamento del greggio, è stato il negativo dato relativo al settore manifatturiero negli Usa. Sul fronte macro si è registro un miglioramento della bilancia commerciale all’interno dell’area euro. Rispetto allo scorso anno, a giugno c’è stato un incremento delle esportazioni del 12%, mentre le importazioni sono salite solo del 7%.

Le quotazioni del petrolio hanno continuato a deprimere il settore energetico. Il prezzo dell’oro nero è scivolato sotto quota 42 dollari (per i barili scambiati sul WTI) e la possibilità che l’offerta mondiale salga ulteriormente, per effetto dell’aumento della produzione in Iran, danno sostegno alle previsioni che indicano ulteriori ribassi.

Milano chiude a +0,69%
A Piazza Affari, il Ftse Mib ha chiuso a +0,69% grazie agli acquisiti sui titoli dei comparti industriale, utility e finanziario. Ubi Banca ha guadagnato oltre il 2%. Bene anche Aziumut Holding. Tra i manifatturieri, Finmeccanica e Buzzi Unicem segnano i maggiori rialzi. Male invece Fca e Cnh Industrial.  Enel sale dell’1,23% in scia alle dichiarazioni dei vertici della controllata Endesa che prevede di quadruplicare la quota nel mercato del gas naturale in Portogallo. 

 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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