La Cina fa meno paura alle Borse

Europa positiva nonostante la nuova svalutazione dello yuan decisa da Pechino. A Milano si riprendono la moda e gli industriali. Wall Street dà la spinta all’Asia. 

Marco Caprotti 13/08/2015 | 09:51
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Le Borse europee partono con il segno più. Gli operatori non si sono fatti trovare impreparati dalla terza svalutazione dello yuan in tre giorni operata dalla Cina e cercano il rimbalzo dopo due sedute di vendite consistenti. La Banca centrale del paese asiatico ha portato a 6,4010 il valore dello yuan per un dollaro, rispetto a quota 6,3306 di ieri. Dal fronte macro del Vecchio continente è arrivata la notizia che l'inflazione in Germania a luglio è cresciuta dello 0,2% rispetto al mese precedente (fonte: Destatis). Confermata anche la crescita su base annua dello 0,2%. Entrambi i dati combaciano con le attese degli analisti.

A Piazza Affari, il Ftse Mib si riporta sopra quota 23mila punti. E' Luxottica, insieme al fashion e ad alcuni titoli del settore industriale, ad essere protagonista.  In evidenza Buzzi e Fca, mentre nel lusso guadagnano Moncler, Yoox e Ferragamo.

Asia e Wall Street salgono
Asia positiva, in scia all’andamento di Wall Street. In America, dopo due sedute consecutive di sell-off, ieri New York ha deciso di ignorare le incertezze legate alla Cina permettendo agli indici di annullare quasi totalmente gli ampi cali visti nel durante. Per il Dow Jones, arrivato a livello intraday a perdere fino all'1,6%, è stato il migliore recupero giornaliero dall'ottobre 2011. Gli analisti sono convinti che gli Usa siano meglio posizionati dell'Eurozona per affrontare un rallentamento dell'economia cinese. Dal fronte macro americano oggi sono attesi i dati sull’andamento delle vendite al dettaglio. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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