In Borsa vince il nervosismo

L’Europa nel finale riesce a portarsi in territorio positivo. La seduta è stata caratterizzata dalla debolezza dei titoli legati alle commodity. A Milano (+0,61%) hanno sofferto anche le banche. Bene Fca, Yoox e Rcs. Wall Street è volatile e continua a pensare al rialzo dei tassi. 

Marco Caprotti 31/07/2015 | 17:36
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Seduta contrastata per le Borse europee che, nel finale, sono riuscite a trovare la strada per il rialzo. A condizionare la giornata sono state soprattutto le vendite dei titoli legati alle commodity che hanno pagato la debolezza dei prezzi delle materie prime.

A Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +0,61%, sono state deboli anche le azioni delle banche. Fca ha continuato a correre, dopo il balzo di oltre il 5% della vigilia innescato dalla semestrale al di sopra delle attese. Inoltre S&P ha preannunciato un possibile rialzo dell’outlook. Bene anche le Yoox, dopo i conti in crescita resi noti ieri. Rcs in progresso all’indomani dell’approvazione del piano industriale e dell'annuncio della cessione delle quote in Finelco, la società delle radio.

Wall Street nervosa
Wall Street ha aperto in lieve rialzo, salvo poi vedere il Dow Jones invertire rotta, appesantito dai titoli energetici. Gli indic hanno quindi iniziato am muoversi intorno alla parità. Gli operatori stanno guardano gli ultimi numeri sulla congiuntura. L’indice del costo del lavoro è cresciuto in Usa nel secondo trimestre meno delle stime e al passo più lento dal 1982. Gli investitori scommettono che il dato darà alla Federal Reserve più tempo prima di iniziare ad alzare i tassi di interesse per la prima volta dal 2006. Di fatto, sostengono i trader, l’indice conferma due cose: che la Banca centrale americana vorrà vedere altri dati per valutare l'andamento della ripresa e che la normalizzazione della politica monetaria (quando inizierà) sarà graduale.  Dal fronte macro è arrivata anche la notizia che l'indice Pmi di Chicago è salito nel mese di luglio a 54,7 punti dai 49,4 punti del mese di giugno. Il dato è migliore delle attese del mercato, che erano per un progresso più limitato a 50,5 punti. Nel frattempo continua la pioggia di trimestrali. Il focus oggi è sui gruppi petroliferi.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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