Borse senza bussola

Gli operatori preferiscono affidarsi alle indicazioni fornite dalle trimestrali societarie. A Milano sono deboli le banche. Sale Fca. Giù Mediaset. In Asia passa la paura del rallentamento cinese. New York pensa ai tassi e resta nervosa. 

Marco Caprotti 31/07/2015 | 09:41
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Partenza all’insegna dell’indecisione per le Borse europee. Gli investitori hanno deciso di affidarsi alle indicazioni che arrivano dalle trimestrali. Dal fronte macro, intanto, è arrivata la notizia che a giugno le vendite al dettaglio tedesche sono diminuite del 2,3% su mese, un dato inferiore alle attese degli analisti che indicavano una variazione nulla.

Piazza Affari risente della debolezza delle azioni delle banche e di alcune blue chip come Tenaris. Fca continua a correre all'indomani della semestrale migliore delle attese e sull'onda della notizia che la quotazione di Ferrari avverrà quest'anno. Mediaset in discesa. La società, che ha registrato un utile di 24,3 milioni nel primo semestre dell'anno non ha fornito però indicazioni per fine anno a causa dell'incertezza della raccolta pubblicitaria e della campagna abbonamenti per Premium. Giù Mediolanum, a dispetto del semestre record reso noto ieri. Fuori dal paniere principale sono premiate le Banca Profilo sull'onda dei conti. Rcs sale all'indomani dell'approvazione del piano industriale e della vendita di Finelco. Per quanto riguarda la congiuntura oggi saranno resi noti i dati sui prezzi al consumo.

Asia su, New York nervosa
Seduta positiva per l’Asia dopo che si sono attenuate le preoccupazioni per un rallentamento della Cina e in scia all’andamento del Giappone. La Borsa di Tokyo ha chiuso le contrattazioni guadagnando lo 0,3%, sostenuta dai buoni risultati delle aziende che hanno compensato dati sui consumi deludenti. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, la giornata di ieri a Wall Street è finita in modo contrastato con gli investitori che hanno digerito il Pil del secondo trimestre, salito in Usa del 2,3% ma meno del +2,7% atteso. Il dato è arrivato all'indomani del termine della riunione della Federal Reserve, che ha lasciato ogni opzione aperta per quanto riguarda un potenziale rialzo dei tassi di interesse. Le trimestrali della Corporate America inoltre continuano a mostrare gli effetti di un dollaro forte. Per quanto riguarda gli aggiornamenti della situazione macro, oggi saranno resi noti i numeri dell’indide dei direttori d’acquisto dell’area di Chicago. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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