Il mercato premia Novartis

La società vanta una posizione di vantaggio all’interno del settore pharma e promette nei prossimi anni di migliorare fatturato e margini di profitto. Il titolo è però scambiato a prezzi superiori rispetto al fair value di Morningstar. 

Francesco Lavecchia 21/07/2015 | 00:08
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La lunga lista di prodotti in via di approvazione e l’elevato grado di diversificazione del portafoglio promettono di trainare la crescita di Novartis anche nei prossimi anni. Tuttavia, alle attuali quotazioni di mercato, gli analisti di Morningstar raccomandano di mantenere un atteggiamento prudente sul titolo dell’azienda svizzera.

Il gruppo è uno dei maggiori player nel settore farmaceutico e la presenza in diversi mercati gli consente di aggirare il rischio di una eccessiva concentrazione in un unico segmento di business. L’azienda è attiva nella produzione e distribuzione di farmaci di marca, di quelli generici, dei prodotti per l’oculistica ed è presente, grazie alla sua controllata Sandoz, anche in molte aree del mercato dei biosimilari.

Sandoz ha un fatturato annuo di 500 milioni di dollari (dato relativo all’esercizio del 2014), detiene quote superiori al 50% in mercati chiave come il Canada, l’Europa, il Giappone e l’Australia e ha recentemente ottenuto la prima approvazione di un suo prodotto negli Stati Uniti.

Le previsioni degli analisti
“Novartis è riuscita a costruirsi una forte posizione di vantaggio nei confronti dei competitor (Economic Moat) grazie ad un’alta diversificazione del portafoglio prodotti, al cospicuo numeri di brevetti e a elevate economie di scala” dice Damien Conover analista azionario di Morningstar. “Questi fattori si traducono in bilancio in una maggiore stabilità del fatturato e, attraverso i sostanziosi mark-up sui prezzi di vendita e la compressione dei costi fissi di produzione, in margini di profitto superiori alla media”.

Le aspettative per i prossimi dieci anni sono per una crescita media del fatturato attorno al 4%, per effetto del lancio di nuovi prodotti e del deprezzamento del franco svizzero (valuta nella quale vengono convertite le vendite realizzate sui mercati internazionali). Il management sta provvedendo, inoltre, a operare diverse dismissioni di attività in business secondari e questo contribuirà a far salire il margine operativo dall’attuale 21% al 26% entro il 2019. In base a queste ipotesi, la stima del fair value del titolo è pari a 95 franchi svizzeri. 

 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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