Pfizer gioca la carta delle M&A

Il gruppo farmaceutico sfrutta le acquisizioni per sostenere la crescita e, grazie alle capacità del management nell’utilizzare il capitale, riesce a creare valore anche per gli azionisti. Il titolo è scambiato in linea con il fair value Morningstar. 

Francesco Lavecchia 21/07/2015 | 11:57
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L’arma in più di Pfizer è il management. L’azienda americana è uno dei principali gruppi farmaceutici al mondo anche grazie alla capacità di allocare il capitale in investimenti dall’elevato rendimento. Negli ultimi anni, importanti acquisizioni come quelle di AstraZeneca e di Hospira le hanno permesso di rafforzare la propria posizione all’interno del settore e di aprirsi a nuovi segmenti di mercato come quello dei biosimilari. In futuro il gruppo ricorrerà ancora a questo strumento per finanziare la crescita, ma il mercato incorpora nella sua valutazione i progressi futuri del gruppo e il titolo Pfizer è ora scambiato in linea con il fair value Morningstar di 34 dollari.

“L’azienda americana gode di una posizione di vantaggio all’interno del settore per effetto di una elevata scala di produzione e delle cospicue risorse di liquidità che le permettono di finanziarie la ricerca”, dice Damien Conover analista azionario di Morningstar. “I grossi volumi di produzione le permettono di comprimere l’incidenza dei costi fissi e, quindi, di essere più efficiente rispetto ai competitor. Le ingenti disponibilità finanziarie le danno la possibilità di testare nuovi prodotti e di ottenere più brevetti, che rappresentano la fonte principale della sua elevata profittabilità”.

Le previsioni degli analisti
I dati dell’ultimo trimestre hanno superato le aspettative dimostrando come, nonostante la crescente competizione dei prodotti generici, Pfizer riesca a mantenere margini di profitto elevati. Nei prossimi cinque anni l’analista stima che il fatturato cresca a tasso medio del 2,4%, per effetto dal lancio di nuovi prodotti e della maggior esposizione a nuovi mercati (come quello dei biosimilari) e che il margine operativo si mantenga stabilmente sopra il 33%.

Il titolo, che al momento non mostra significativi margini di apprezzamento, risulta essere interessante per il suo dividend yield. Il rendimento garantito dalle obbligazioni emesse dalla società è del 3%, ma Conover si aspetta che nei prossimi anni il management alzi ulteriormente il payout.

 

Per leggere l’analisi completa su Pfizer clicca qui.

 

 

 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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