Deutsche Telekom perde la sfida sui margini

La crescita futura del gruppo tedesco continuerà a essere trainata dal suo business negli Usa, ma sul piano della profittabilità non regge il passo con i leader del settore. Al momento le azioni sono scambiate a prezzi superiori rispetto al nostro fair value. 

Francesco Lavecchia 09/06/2015 | 14:11
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La nuova strategia di Deutsche Telekom (DTE) punta a concentrare gli sforzi dell’azienda sui segmenti a maggiore valore aggiunto. Ma, secondo gli analisti di Morningstar, il mercato non sconta adeguatamente alcuni elementi del modello di business  che penalizzano il gruppo tedesco rispetto alla concorrenza. I nostri analisti stimano un fair value pari a 16 euro per azione, una valutazione di circa l’8% inferiore alle attuali quotazioni di mercato.

Il gruppo tedesco ha ripreso il pieno controllo della sua sussidiaria in Polonia, ha cenduto le sue attività in Bulgaria e ha venduto EE (la joint ventura creata con Orange e primo operatore  mobile sul mercato britannico) a BT Group per oltre 17 miliardi di euro. Negli Stati Uniti le performance di T-Mobile US hanno superato le attese. Nel 2014 la controllata americana è riuscita a fare meglio della concorrenza. Ha aggiunto circa 5 milioni di nuovi clienti gli analisti si aspettano che la società possa continuare a crescere nel fatturato e nel numero dei sottoscrittori.  Per quanto riguarda le attività in Germania, DTE è riuscita a completare il suo programma di razionalizzazione dei costi con un anno di anticipo rispetto ai progetti iniziali e questo ha permesso un risparmio di circa 4,5 miliardi di euro e un balzo del margine Ebitda sopra quota 38%. 

Margini bassi rispetto ai competitor
L’azienda ha utilizzato gli elevati flussi di cassa generati dalle attività sul mercato interno per finanziare la sua espansione fuori dai confini nazionali (ultima in ordine temporare quella relativa al 49% di Slovak Telekom) e ora il fatturato prodotto all’estero supera quello generato in Germania. L’internazionalizzazione del business, però, non si è accompagnata a una gestione profittevole.  I margini di Deutsche Telekom sono tra i più bassi del settore e anche negli Stati Uniti, nonostante la vantaggiosa fusione tra T-Mobile Usa e MetroPCS, il gruppo non riesce a competere ad armi pari con i leader del mercato AT&T e Verizon Wireless. Inoltre, in diversi paesi dell’Est Europa l’azienda continua a soffrire la debole congiuntura economica.

Gli analisti di Morningstar si aspettano che il mercato americano continui a rappresentare anche nei prossimi anni il driver principale della crescita del gruppo tedesco. Il 2015 dovrebbe concludersi con un aumento del 3,5% del fatturato, mentre nei successivi quattro il progresso medio sarà inferiore al 2%. L’Ebitda è visto in espansione e dovrebbe raggiungere quota 30,3% nel 2019.

 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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