L’educazione finanziaria comincia con la paghetta

Secondo un'indagine a cura di ING, abituare i bambini a gestire una piccola somma di denaro li responsabilizza e riduce la probabilità che si indebitino da adulti. Gli italiani, in questo senso, sono i più generosi.

Valerio Baselli 28/11/2014 | 10:56
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La parola d’ordine è responsabilizzare. Dare la classica “paghetta” ai figli, già dalla tenera età dei 7-8 anni li può aiutare a diventare investitori oculati, a patto, ovviamente, di non sforare la cifra pattuita. Patti chiari e amicizia lunga, insomma. Almeno secondo quanto emerge da uno studio condotto dalla banca olandese ING su un campione di 12.000 clienti in 13 paesi europei, secondo cui coloro che ricevono dai genitori una piccola somma di denaro ogni settimana sviluppano solide capacità di pianificazione finanziaria e sono meno esposti al rischio di contrarre debiti una volta raggiunta l’età adulta.

Oltre la metà degli intervistati, che hanno dichiarato di averla ricevuta da piccoli, oggi accantona i risparmi con regolarità. In sostanza, grazie alla piccola mancia, questa fascia di clienti si è scoperta più orientata a una gestione responsabile delle proprie finanze in vista della pensione. Queste capacità consistono in un maggiore controllo delle spese, minori probabilità di trovarsi con il conto in rosso, più propensione al risparmio sviluppata grazie all'uso più responsabile del denaro.

Sono gli stessi genitori che riconoscono i vantaggi di questo metodo: il 70% di chi remunera i figli si dice certo che una volta usciti di casa diventeranno autosufficienti, mentre l’83% la considera una valida strategia per far comprendere ai bambini il valore dei soldi. 

Italiani i più generosi
Secondo l’indagine, il paese più propenso a questa pratica è la Turchia, con il 95% dei genitori a concedere la paghetta, mentre all’ultimo posto c'è l’Olanda, con il 67% delle famiglie a farlo. Gli italiani sono quinti in classifica, con l’81% degli intervistati. Per quanto concerne l’ammontare settimanale, invece, gli abitanti dello Stivale si rivelano i più generosi (nonostanti non siano i più ricchi): superati i 15 anni, ricevono in media 30 euro a settimana, partendo da cinque euro fino a 10 anni e raddoppiando a 10 euro fino ai 15 anni. Agli ultimi posti della classifica ancora i Paesi Bassi, la Repubblica Ceca e la Gran Bretagna con soli 11 euro settimanali. Dopo gli italiani, i più generosi sono i genitori francesi, seguiti da spagnoli e austriaci, con una media di 20 euro.   

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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