I numeri deludono le Borse

Europa negativa. Pesano i dati macro della regione che indicano una crescita più lenta delle attese. Milano segna -0,88%. Le vendite affossano le banche e scendono tutti gli altri settori. New York cerca di svegliarsi. 

Marco Caprotti 20/11/2014 | 17:40
Facebook Twitter LinkedIn

I dati macro prendono a spallate le Borse. Quelle europee hanno pagato con il segno meno la stima flash sul Pmi dell'area euro di novembre, che ha mostrato un calo a 51,4 punti dai 52,1 di ottobre, toccando i minimi da 16 mesi. La flessione è una diretta conseguenza del dato tedesco, molto negativo. Anche se da alcuni paesi periferici sono arrivate indicazioni migliori, dicono gli operatori, i mercati stanno risentendo della situazione che mostra una mancata stabilizzazione della crescita che si fa, quindi, più lenta.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,88%, ha retto Saipem, galvanizzata dalla performance a Parigi della concorrente Cgg, spinta dall'offerta di acquisto del gruppo Technip. Le vendite non hanno risparmiato quasi nessuno, ma si sono accanite soprattutto sui bancari, sempre molto sensibili agli umori della congiuntura.

Wall Street negativa
Wall Street viaggia contrastata, anche se con intonazione positiva. Gli investitori stanno cercando di metabolizzare una serie di dati macroeconomici: nonostante viaggino sui minimi del 2000, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono calate ma meno delle stime; l'indice dei prezzi al consumo è rimasto invariato a ottobre sulla scia del calo dei prezzi dell'energia. Su base annuale il dato è, per il terzo mese di fila, in rialzo dell’1,7% rispetto a ottobre 2013, non lontano dal target al 2% della Federal Reserve. Il superindice ha fatto registrare in ottobre un rialzo dello 0,9%, ben oltre l'incremento dello 0,6% atteso dagli analisti. Positivo anche il dato relativo alle vendite di case esistenti, salite sui livelli piu' alti da 16 mesi.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures