Il mercato sopravvaluta Parmalat

Il titolo è salito alla notizia dell'ultima operazione di acquisto in Brasile, ma ora viaggia su livelli superiori al nostro prezzo obiettivo. La condanna al risarcimento di 320 milioni di euro a favore di Citigroup non intacca la stabilità finanziaria. 

Francesco Lavecchia 04/09/2014 | 16:04
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Il mercato apprezza lo shopping oculato di Parmalat, ma il titolo viaggia su prezzi superiori al nostro target che è pari a 2,26 euro (la valutazione si basa sulla metodologia Morningstar sul rating quantitativo, che deriva l’obiettivo di prezzo, i giudizi sul posizionamento settoriale dell’azienda e sulla volatilità dei risultati della stessa dall’utilizzo di un modello statistico).

Leader di settore
Il gruppo di Collecchio ha avanzato una proposta vincolante per l'acquisto di 11 stabilimenti della divisione dairy (latte e prodotti caseari) della società brasiliana BRF. Questa operazione le permetterà di estendere la sua presenza diretta in Brasile e, più in generale, sul mercato dell’America latina, che ora conta per il 14% del giro d’affari complessivo (dati al settembre 2014). Parmalat è uno dei leader globali nella produzione e distribuzione di latte, di latticini e di bevande a base di frutta. E’ presente in 31 paesi nel mondo e ha un fatturato di circa 5,3 miliardi di euro (al 31 dicembre 2013). Il nostro modello indica come Parmalat goda di una posizione di vantaggio all’interno del settore alimentare (Economic Moat) e i dati sul rendimento del capitale lo dimostrano.

Bilancio in salute nonostante il risarcimento
A proposito della situazione finanziaria, gli indici patrimoniali testimoniano il basso livello di indebitamento dell’azienda. La leva finanziaria (totale attivo/patrimonio netto) si è mantenuta negli ultimi anni attorno a 1,4 e la liquidità iscritta a bilancio a fine giugno scorso è di circa un miliardo di euro. Il gruppo, a nostro avviso, gode di buona salute e ha risorse necessarie per far fronte al risarcimento di circa 320 milioni di euro a favore di Citibank a seguito del riconoscimento da parte della Corte d'Appello di Bologna della sentenza del 2008 della Superior Court of New Jersey che aveva accolto le denunce della banca americana contro Parmalat per truffa, false rappresentazioni fornite colposamente e distrazione.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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