ICBC, il salvadanaio della Cina

L'istituto detiene una posizione di leadership nel settore bancario del paese. Ha un profilo di rischio basso e una vasta base di clienti. Ma il mercato sconta eccessivamente le debolezze dell’economia del Dragone. 

Francesco Lavecchia 01/07/2014 | 13:15
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Le difficoltà dell’economia cinese frenano Industrial and Commercial Bank of China (ICBC). Ma per i nostri analisti resta ancora una buy opportunity. Il paese asiatico sta attraversando una delicata fase di transizione verso un sistema meno dipendente dall’industria pesante e dalle esportazioni. Nel breve periodo questo potrebbe pesare sulla crescita dei depositi e degli asset dell’istituto di credito, ma nonostante tutto ci aspettiamo  che la sua vasta base di clienti gli offra la possibilità di aumentare il cross-selling (estensione di prodotti e servizi a clienti preesistenti). Le nostre previsioni indicano, infatti, una crescita del reddito non da interesse a un tasso medio del 14% nei prossimi anni che contribuirà a trainare un progresso del 7,5% del fatturato fino al 2018. Il margine operativo, invece, scivolerà progressivamente dall’attuale 60% al 49%. In base a queste ipotesi stimiamo un prezzo obiettivo pari a 5,70 dollari di Honk Kong, una valutazione che indica la possibilità di creare ancora valore per gli azionisti.

ICBC è la più grande banca del paese. La sua reputazione e la presenza capillare sul territorio le permettono di finanziare le sue attività a costi molto bassi e di godere della leadership in segmenti in forte espansione come l’asset management, l’assicurativo e quello legato ai servizi di carte di credito. 

Il 40% dei prestiti dell’istituto cinese sono concessi alle grandi imprese pubbliche (anche grazie allo status di banca controllata dallo Stato che facilita queste relazioni), mentre oltre l’80% dei crediti immobiliari è legato all’acquisto della prima casa. Questi elementi tracciano il quadro di un’azienda bancaria con un profilo di rischio molto basso. Ma il controllo esercitato dal Governo di Pechino attraverso la quota di maggioranza nel capitale sociale di ICBC aumenta i dubbi su un possibile disallineamento tra gli interessi degli azionisti e l’operato del management.

 

Per leggere l’analisi completa su Industrial and Commercial Bank of China clicca qui.

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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