VIDEO: Le buone ragioni per tornare a Piazza Affari

Intervista con Luigi Degrada (Fideuram), vincitore dei Morningstar Awards nella categoria Azionari Italia.

Valerio Baselli 02/04/2014 | 09:40
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Valerio Baselli: Piazza Affari è senza dubbio uno dei mercati più caldi del momento, come dimostra il Morningstar Italy investment sentiment index, l’indice di fiducia calcolato ogni mese da Morningstar sulla base del sondaggio tra le principali case di investimento. Ne abbiamo discusso con Luigi Degrada, gestore di Fideuram e vincitore dei Morningstar Awards come miglior fondo azionario Italia.

Buongiorno Luigi e grazie di essere qui.

Luigi Degrada: Buongiorno a voi.

Valerio Baselli: Nonostante la crisi economica, nel 2013 Piazza Affari ha corso molto, il Ftse Mib è salito del 16,7%, il Ftse Italia All Share del 17,6%. Anche quest’anno è cominciato molto bene. Dall’inizio dell’anno ad oggi l’Msci Italy ha guadagnato quasi l’8%, molto di più della media europea e dei principali paesi dell’area. Quali ragioni stanno dietro a questi risultati?

Luigi Degrada: La prima forte motivazione è che il movimento del mercato italiano si inserisce in un più ampio contesto di una sorta di ritorno alla normalità, iniziato dal restringimento sugli spread che si è avuto a livello di paesi periferici europei, quindi non solo l’Italia. Poi si è aggiunto il maggior ottimismo circa le prospettive macroeconomiche, quindi una stabilizzazione, un lento miglioramento e ciò ha portato un ritorno di flussi soprattutto da parte di investitori stranieri che si erano completamente allontanati dal mercato italiano.

Questo ritorno d’interesse che si è andato via via intensificando è stato anche favorito dal fatto che alcune asset class particolarmente popolari negli anni scorsi, come le obbligazioni o i paesi emergenti, stanno subendo una pausa d’arresto e poi non si trovano altre particolari opportunità d’investimento. Ciò ha determinato una forte disponibilità di liquidità, che è confluita sull’Europa e in particolar modo sull’Italia.

Baselli: Quali sono le vostre previsioni sul mercato italiano da qui a fine anno?

Degrada: Ci sono le condizioni per cui sul mercato possa continuare questo momento positivo. Una l’abbiamo detto, è l’abbondante liquidità; le altre sono le prospettive di miglioramento, che forse potrebbero anche stupire, sempre che non ci siano particolari shock esterni, come intensità della crescita. La maggior parte degli investitori prevede un ritmo debole, ma potrebbe esserci un’accelerazione se si concretizzassero alcune riforme economiche.

Baselli: A proposito di riforme strutturali, spesso si sente dire che l’instabilità politica non aiuti il mercato, eppure le performance di cui abbiamo parlato poco fa sembrano dire il contrario. Ora, qual è secondo te la relazione tra questi due fattori, l’instabilità politica e il mercato borsistico?

Degrada: L’instabilità politica a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi è stata anche accompagnata da un ricambio e ringiovanimento della classe politica, questo è stato molto ben visto da parte degli investitori internazionali, a maggior ragione nel momento in cui sono state prospettate una serie di riforme economiche. Naturalmente l’Italia ha un gran bisogno di riforme strutturali, nel momento in cui si concretizzassero sarebbe un avvenimento molto importante, in un paese che ha sofferto di un forte immobilismo nel corso degli ultimi anni.

Baselli: Pensi che la proposta di aumentare la tassazione sui redditi da capitale dal 20 al 26% avrà degli effetti negativi sugli scambi di Piazza Affari?

Degrada: No. Indubbiamente non fa bene al mercato, ma l’incremento non è così sostanziale e ci allineiamo in un certo senso alla media europea. A parte alcune società che potrebbero essere più impattate di altre, a livello complessivo di mercato non vedo particolari conseguenze. 

Baselli: Per chiudere, un titolo su cui puntate fortemente oggi e invece un altro su cui siete cauti.

Degrada: Dall’inizio dell’anno abbiamo avuto una posizione in sovrappeso su alcuni titoli industriali, protagonisti di storie di ristrutturazione e riorganizzazione. Uno di questi, che ci ha dato fin qui risposte positive, è Stm, una società che ha fatto un forte lavoro di riorganizzazione, ha dei multipli a sconto rispetto al settore di appartenenza e sembra impostato su una via positiva.

Per quanto riguarda un settore su cui siamo cauti, a causa delle straordinarie performance degli ultimi anni, è il settore del lusso quotato sul nostro listino. Si tratta di un comparto che tratta a premio rispetto ai competitor a livello internazionale.

Baselli: Perfetto, grazie mille a Luigi Degrada.

Degrada: Grazie a voi.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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