La Borsa di New York viaggia contrastata, con il Dow Jones che guadagna lo 0,1% e lo S&P 500 che perde lo 0,2%. Alle 14.30 ora italiana è uscito il tanto atteso dato sull’occupazione Usa. I numeri sono migliori di quelli previsti: il tasso di disoccupazione in febbraio è salito dal 6,6 al 6,7% perché è aumentato il tasso di partecipazione al lavoro. Il numero di nuovi posti creati, in termini assoluti, è invece stato di 175.000 unità, superiore alle attese degli analisti.
Vecchio continente in rosso
I listini europei risentono dell’andamento di Wall Street, dell’apprezzamento dell’euro e della crisi ucraina e chiudono in perdita. Londra lascia per strada l’1,11%, Francoforte perde quasi 2 punti percentuali, Parigi scivola dell’1% e Madrid dell’1,3%. Intanto, gli ultimi dati della Bce sul Pil dell’Eurozona mostrano un consolidamento della ripresa sul finire del 2013. La crescita aggregata dell’area della moneta unica è salita allo 0,3% nell’ultimo trimestre dello scorso anno, un tasso che costituisce una lieve accelerazione rispetto allo 0,1% registrato nei tre mesi precedenti.
Male anche Piazza Affari, dove il Fste Mib perde lo 0,97% e il Ftse All Share lo 0,86%. Sul listino milanese il focus degli investitori è stato su Telecom Italia (-2,2%). ll gruppo telefonico ha pubblicato i dati sul 2013, anno in cui sono stati ceduti gli asset in Argentina. I ricavi si sono assestati a quota 23,4 miliardi di euro, in calo del 9,1% rispetto al 2012.
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