Seduta positiva per i listini asiatici. Il rapporto americano relativo alle richieste per i sussidi di disoccupazione ha mostrato ieri il numero più basso di richieste degli ultimi tre mesi e questo fa ben sperare per l'aggiornamento sul numero di nuovi occupati in febbraio, atteso per questo pomeriggio. Un ulteriore miglioramento del mercato del lavoro sarebbe un forte segnale del rafforzamento dell'economia statunitense che, secondo gli analisti, resta il principale fattore di crescita per il mercato azionario.
Tokyo salre grazie allo yen debole
A Tokyo l'indice Nikkei ha guadagnato lo 0,92%, grazie al nuovo calo della moneta giapponese che ha favorito le società maggiormente orientate all’export internazionale. Segno negativo, invece, per le Borse cinesi. Hong Kong ha fatto segnare -0,19%, mentre Shanghai ha chiuso poco sotto la parità. Il Congresso nazionale del Partito comunista non sta regalando indicazioni degne di nota. Fatta eccezione per la proiezione di crescita nel 2014, pari al 7,5%, non sono state annunciate le tanto auspicate riforme per liberalizzare il mercato cinese. Le dichiarazioni odierne del governo di Pechino, relative all'ingresso di capitali stranieri nel settore energia, hanno fatto scattare gli acquisti sui titoli del comparto.
Telecom Italia taglia il dividendo
Avvio debole sulle piazze finanziarie del Vecchio continente. In assenza di aggiornamenti macro rilevanti per l’area Euro, gli operatori si concentreranno su quelli americani relativi al tasso di disoccupazione e al numero di nuovi occupati nel mese di febbraio. A Milano il Ftse Mib segna -0,10% per effetto del negativo andamento delle banche popolari e delle vendite che colpiscono Telecom Italia, la quale ha annunciato che per la prima volta nella sua storia non distribuirà dividendo alle azioni ordinarie. Bene, invece, gli industriali Finmeccanica e Stm.
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