Va dove ti porta l’Analyst Rating

I report degli analisti Morningstar contengono informazioni operative che forniscono spiegazioni sul giudizio finale, descrizioni delle caratteristiche del prodotto e indicazioni sul suo utilizzo in portafoglio. Il Morningstar Italy Investment Sentiment index e gli altri indici Morningstar.

Francesco Paganelli 20/02/2014 | 09:44
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Punti Chiave

I report prodotti dal team di analisti aiutano gli investitori a formulare aspettative realistiche sui rendimenti futuri del fondo e sul ruolo che esso può ricoprire

- In generale, un fondo può avere un ruolo “Core”, “Satellite” o di “Nicchia” all’interno del portafoglio di investimento

- La sua funzione viene principalmente identificata attraverso una valutazione della rischiosità del prodotto, della concentrazione del portafoglio e dello stile di gestione

Ciascun fondo dovrebbe avere una funzione precisa all’interno del portafoglio: diversificare il rischio, produrre reddito, esporre all’andamento di un determinato mercato. E’ dunque importante valutare ogni fondo in relazione agli altri titoli in portafoglio per ottenere una visione d’insieme coerente. Risulta pertanto particolarmente utile un’informazione fondamentale presente all’interno di tutti i report prodotti dagli analisti di Morningstar: il ruolo del fondo.

Il team di analisti utilizza una metodologia comune per valutare i fondi e arrivare all’assegnazione del rating qualitativo, che è approvato da un comitato europeo per assicurare omogeneità di valutazione. L’attribuzione viene effettuata svolgendo approfondite ricerche sui fondi di investimento, prendendo in esame criteri fondamentali come le spese, l’esperienza dei gestori e la strategia adottata.

Il rating rappresenta una valutazione sintetica e soggettiva, giustificata dall’analisi di cinque pilastri descritti in dettaglio in un report prodotto dall’analista di riferimento. Nel report sono riportate indicazioni importanti che servono principalmente a guidare l’investitore, andando al di là di un singolo indicatore. Si tenta di ridurre le asimmetrie informative tra prodotti spesso troppo complessi (e talvolta poco trasparenti) e i suoi sottoscrittori. Una indicazione fondamentale, soprattutto nella fase di costruzione del portafoglio, è quella del ruolo più adatto per il fondo.

I ruoli del fondo
Possiamo sommariamente distinguere tre possibili ruoli di un fondo nel portafoglio:

Core - tipicamente fondi in grado di coprire una componente centrale del portafoglio o adatti a fornire una esposizione adeguata verso determinati mercati (ad esempio gli Usa).

Satellite/Supporto -  comparti adatti a diversificare adeguatamente un portafoglio per la loro esposizione a specifici mercati o asset class, o fondi che dovrebbero rappresentare una componente di supporto. Tipicamente si tratta di prodotti che si concentrano su un singolo paese o area geografica, su un singolo segmento di mercato, che comportano rischi specifici, o che adottano uno stile di investimento sbilanciato (ad esempio verso titoli “growth”, o verso small cap).

Nicchia: fondi specializzati o esposti a singoli paesi emergenti, che storicamente hanno mostrato un’alta volatilità dei rendimenti. Dovrebbero avere un peso marginale per la maggior parte degli investitori.

Un esempio di fondo core può essere il Pioneer Euroland Equity, strumento azionario che investe in un portafoglio diversificato di titoli dell’area euro.  Un esempio di fondo di nicchia è l’East Capital Russian Fund, mentre un esempio di prodotto di supporto è il PIMCO Global Real Return.

Il ruolo viene principalmente identificato attraverso una valutazione della rischiosità del prodotto, della concentrazione del portafoglio e dello stile di gestione. Spesso le indicazioni sono coerenti con la strategia dichiarata dal fondo (ad esempio azioni small cap italiane) e la provenienza geografica dell’investitore finale. Di conseguenza, un fondo che può rappresentare una componente “Core” per un investitore europeo, può essere considerato “Satellite” per un investitore asiatico, e viceversa.

Questo approccio si avvicina inoltre al modus operandi di molti gestori, che nel costruire un portafoglio si focalizzeranno su pochi titoli “core”, che rappresenteranno una componente rilevante del portafoglio, e diversi titoli “satellite”, più numerosi in numero assoluto ma con peso percentuale inferiore. In tal caso, questi titoli di supporto riflettono un approccio più opportunistico. In altre parole sono scommesse di minore entità (che di conseguenza non impatteranno significativamente su rendimenti e volatilità del fondo), spesso più rischiose e perciò potenzialmente più remunerative.

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Francesco Paganelli

Francesco Paganelli  è Fund Analyst di Morningstar in Italia

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