Per le Borse il bicchiere è mezzo pieno

I dati sull’occupazione Usa non preoccupano Wall Street. Europa positiva grazie ai titoli delle commodity. Milano segna +0,96%. Contrastate le banche. Occhi su Telecom dopo il Cda di ieri. Vola Buzzi nel finale. 

Marco Caprotti 07/02/2014 | 17:52
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Wall Street ha aperto in territorio positivo. E questo nonostante un rapporto sull’occupazione di gennaio in parte deludente. Secondo alcuni trader, la creazione di posti di lavoro inferiore alle stime (ma il tasso di disoccupazione è diminuito) potrebbe pesare sull'azionario nel breve termine, ma questo potrebbe creare anche delle buone opportunità d'acquisto. Altri puntano il dito – così come era accaduto per il report di dicembre - contro le cattive condizioni climatiche che si sono abbattute sugli Stati Uniti, impedendo al mercato del lavoro di rivitalizzarsi (fra questi c’è Richard Fisher, presidente della Federal Reserve di Dallas). Una tesi contestata da chi sostiene che il meteo non può essere una scusa valida: settori tipicamente colpiti dal gelo, come per esempio le costruzioni, hanno visto la creazione in totale di 21mila posti. A spiegare il rialzo odierno dei listini, sostengono alcuni operatori, potrebbe essere l'attesa che la Fed possa rallentare il tapering alla luce del deludente quadro congiunturale che si sta delineando.

In Borsa, Apple scende nel giorno in cui ha detto che dalla pubblicazione della trimestrale (lo scorso 27 gennaio) ha effettuato un buyback da 14 miliardi di dollari. LinkedIn, invece, soffre per colpa di un outlook deludente rilasciato ieri a mercati chiusi.

Europa positiva
Nel Vecchio continente, seduta volatile ma positiva per le Borse di Eurolandia che non si sono fatte impressionare dai dati sull’occupazione Usa. I trader, dicono dalle sale operative, hanno preferito credere alla scusa del cattivo  tempo. In questo modo potranno avere un’idea più chiara sulla situazione americana con i prossimi dati macro. In Borsa si sono comportati bene soprattutto i titoli delle commodity, spinti dai risultati sopra le attese di ArcelorMittal. Un po’ di preoccupazione è stata comunque creata dalla Corte costituzionale tedesca che ha espresso qualche perplessità sul programma di acquisto di titoli di stato da parte della Bce.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +0,96%, seduta contrastata per il comparto bancario. Interesse per Telecom Italia all'indomani del Cda con cui il gruppo ha assicurato che saranno rispettati i target sul debito e sull'Ebitda 2013. Occhi anche su Mediaset grazie alle indicazioni di un inizio d’anno positivo per la raccolta pubblicitaria del gruppo. Rush finale di Buzzi Unicem dopo aver accelerato il passo in seguito alla pubblicazione dei dati preliminari 2013.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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