Niente crisi per i paperoni

Secondo uno studio di Ubs e Wealth-X, i super ricchi non sono mai stati così tanti nel mondo. Anche il loro patrimonio è da record. Boom in Medio Oriente. E la Grecia sorprende.

Valerio Baselli 09/10/2013 | 14:02
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Tempi duri? Non per tutti. Nonostante la recessione e l’elevata disoccupazione che affliggono molti paesi occidentali, c’è una fascia di popolazione che se la passa piuttosto bene. Di chi si tratta? In gergo tecnico li chiamano Uhnwi, Ultra high net worth individuals, cioè coloro i quali possono vantare un patrimonio personale superiore a 30 milioni di dollari. Sono, in pratica, la clientela di altissima fascia dei private banker, conosciuti anche come “paperoni”.

Secondo l’edizione 2013 del World Ultra Wealth Report pubblicato da Ubs e Wealth-X, durante lo scorso anno (30 giugno 2012 - 30 giugno 2013), la popolazione Uhnwi mondiale ha raggiunto un massimo storico: 199.235 individui e un patrimonio complessivo di 27,8 mila miliardi di dollari. Non stupisce quindi che la categoria venga seguita con sempre più attenzione dalle società di wealth management, le quali vedono in questo segmento di clientela un’importante opportunità di business (per approfondire, clicca qui).

Secondo lo studio, a guidare la crescita ci sono Nord America ed Europa, regioni in cui il numero di super ricchi è aumentato nel periodo di ben 10 mila unità, con un balzo del patrimonio pari a 1.500 miliardi di dollari. Nel vecchio continente il numero di Uhnwi è cresciuto dell’8,7%; incredibile il risultato della Grecia, secondo paese in Europa per crescita di paperoni dopo la Germania, grazie soprattutto al rally delle azioni greche che nel periodo considerato hanno guadagnato il 35%; l’Italia si piazza sedicesima. In Nord America, invece, il numero di paperoni è salito del 7,9%. Detto questo, la macro regione che ha segnato il miglior risultato relativo è il Medio Oriente, con una crescita del 15,3% della popolazione di super ricchi.

Al contrario, un po’ sorprendentemente, il numero di paperoni è diminuito in Brasile e in Cina. Il trend carioca ha pesato molto sull’intera America Latina, unica macro regione in cui si è registrata una diminuzione degli Uhnwi (-4,1% rispetto all’anno scorso). Nonostante il calo cinese, invece, in Asia gli Uhnwi sono cresciuti del 5.4%. Secondo l’analisi, inoltre, nei prossimi cinque anni sarà proprio il continente asiatico a produrre il maggior numero di nuovi super milionari, tanto da arrivare a prevedere che nel 2021 ci saranno più Uhnwi in Asia che in Europa.

Gli uomini continuano a rappresentare la parte predominante della categoria, pari all’88%. Secondo lo studio, il 65% dei paperoni sono self-made men, contro il 35% che ha invece ereditato la fortuna di famiglia. 

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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