Gli Etp rimettono il turbo

Luglio si chiude con oltre 44 miliardi di dollari di flussi netti per i replicanti, il risultato migliore degli ultimi dieci mesi. Azionario Usa l’asset class più ricercata.

Valerio Baselli 12/08/2013 | 15:49
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Dopo la frenata di giugno (8,2 miliardi di deflussi), i replicanti si rifanno nel mese di luglio, chiuso con una raccolta netta pari a 44,1 miliardi di dollari, segnando così il miglior risultato mensile dallo scorso settembre. Il 2013, quindi, si conferma fin qui un anno record, con flussi netti che da inizio anno hanno raggiunto la soglia dei 143,3 miliardi di dollari, ben oltre i 128,3 miliardi raggiunti nello stesso periodo del 2012. Aumenta anche il patrimonio gestito, che a fine luglio si attesta a 2.161 miliardi. A dirlo è il consueto report ETF Landscape – Industry Highlights, pubblicato dal BlackRock Investment Institute.

La carica dei tori a Wall Street
L’azionario americano gioca spesso il ruolo dell’ago della bilancia. Se in giugno le dichiarazioni di Ben Bernanke sulla possibile exit strategy della Fed avevano causato vendite generalizzate, in luglio l’equity a stelle e strisce la fa da padrona con 31,6 miliardi di raccolta sui 44,1 totali. Secondo gli analisti di BlackRock, i replicanti dedicati a indici azionari Usa sono stati supportati da utili societari superiori alle attese e, appunto, dai commenti rassicuranti della Federal Reserve in merito alla continuazione del quantitative easing.

Nonostante i numeri siano profondamenti diversi, ci sono buone notizie anche per l’azionario pan-europeo, che raccoglie nel mese 2,8 miliardi (il risultato migliore da dicembre 2012), e per l’equity giapponese (2 miliardi di flussi in entrata), che prosegue nel suo anno record con 28 miliardi raccolti fino ad ora.

Reddito fisso di nuovo positivo
A luglio gli Etp obbligazionari hanno segnato una raccolta netta di 6,4 miliardi di dollari, che segue ai deflussi di oltre 8 miliardi del mese precedente. Si tratta del risultato migliore dal febbraio 2012, anche se i flussi restano modesti se confrontati con quelli dell’anno scorso. Torna comunque l’appetito al rischio con 2,6 miliardi investiti in prodotti high yield.

Investitori sempre più lontati da emergenti e oro
Proseguono invece i deflussi dai replicanti azionari dedicati ai paesi emergenti (500 milioni in luglio, dopo i 4,3 miliardi di giugno) e dai prodotti auriferi, i quali segnano 2,6 miliardi di riscatti, arrivando a quasi 31 miliardi in uscita da inizio anno.

Secondo il report, i primi tre replicanti per flussi in entrata a livello globale da inizio anno sono: iShares S&P 500, Wisdom Tree Japan Hedged Equity Fund (non venduto in Italia) e iShares Msci Japan. I primi tre per deflussi da inizio anno, invece, sono: SPDR GoldiShares Msci Emerging Markets e iShares Barclays TIPS Bond.  

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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