La tecnologia corre, il mercato no

Gli operatori sembrano non riuscire a stare al passo con le trasformazioni del segmento hi-tech. Ma le rivoluzioni creano occasioni. 

Marco Caprotti 26/06/2013 | 10:14
Facebook Twitter LinkedIn

Non sono solo le indecisioni della congiuntura globale a pesare sull’andamento del comparto tecnologico. Anche quelle degli investitori stanno condizionando l’indice Msci del segmento che, a livello mondiale nell’ultimo mese (fino al 24 giugno e calcolato in euro), ha perso il 5,7%, portando a +5,2% la performance da inizio anno.

L’andamento riflette in parte le paure degli investitori per la situazione economica. In sostanza non si sa se nel quadro attuale le imprese vogliano spendere per aggiornare i sistemi informatici. La poca voglia delle società di investire è stata confermata dagli ultimi dati dei Purchasing manager index. Quello della zona euro, ad esempio, è salito a 48,9 in giugno (47,7 a maggio). Il miglioramento, tuttavia, non è necessariamente una buona notizia. I valori al di sotto dei 50 punti, infatti, segnalano una contrazione dell’attività economica (al contrario quelli sopra la soglia segnalano espansione). Per quanto riguarda l’Asia, Hsbc ha comunicato che in base alle sue stime preliminari l’indice Pmi della Cina è sceso a giugno, rispetto a maggio, da 49,2 a 48,3 punti. Si tratta del più basso livello da nove mesi. Gli economisti avevano previsto 49,1 punti.  

Le indecisioni dei gestori
“Un altro elemento da tenere in considerazione quando si parla di investimento in tecnologia sono le trasformazioni del mercato”, spiega Marianne Weller, analista di Morningstar. “I cambiamenti, però, avvengono a ritmi che, a volte, gli investitori non riescono a seguire”. Un esempio sotto gli occhi di tutti è quello dei social network. L’uso quotidiano dovrebbe far accendere i fari da parte dei money manager. “Sul mercato ci sono poche piazze virtuali e gli operatori, per il momento, preferiscono stare alla larga”, continua Weller. “Nel medio periodo, però, potrebbe rivelarsi un errore. Il successo dei social network implica un forte consumo di apparecchiature elettroniche. E a quello gli investitori dovrebbero porre attenzione”.

Le scelte operative
E’ bene tenere presente che i cambiamenti producono dei vincitori e dei perdenti. “I predatori di ieri si stanno trasformando rapidamente nei dinosauri di oggi”, spiega uno studio firmato da Dan Roarty è Team leader dei Global Growth/Thematic Portfolios di AllianceBernstein. “I perdenti cadono più rapidamente di quanto si prevedesse, come stanno scoprendo Nokia e Microsoft, mentre i vincenti, al momento Google e Amazon, emergono percorrendo strade inattese. A causa di questa distruzione creativa, investire nel settore tecnologico diventa particolarmente difficile, ma può anche essere particolarmente premiante se si fanno le scelte giuste. Fra le società che risultano ben posizionate per beneficiare in misura esponenziale di quest’ultima ondata di trasformazione tecnologica, ci sono gruppi di vendita al dettaglio online come la giapponese Rakuten, che continuano a sottrarre clienti alle attività tradizionali (negozi e giornali). La stessa cosa accade ai fornitori di hardware e servizi informatici tradizionali. Su questo fronte, vincono le società in grado di offrire programmi su cloud, come Citrix Systems e Intuit, o i gruppi di outsourcing dei processi di business, come Cognizant o Tata Consultancy Services. Le aziende che stanno trasformando il settore tecnologico, definite “disruptor”, presentano generalmente fondamentali di investimento migliori di quelli delle aziende penalizzate dai cambiamenti (chiamate disruptee)”.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

LEGGI ALTRI ARTICOLI SU
Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures