VIDEO: Alla ricerca del valore perduto

Le banche centrali hanno stabilizzato la situazione finanziaria e questo porta gli investitori ad aumentare il livello di rischio. Sì alle azioni, ma diversificando. Parola di Davide Cataldo di Pioneer Investments.

Valerio Baselli 28/05/2013 | 15:39
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Valerio Baselli: Per Morningstar, sono Valerio Baselli. Siamo all'ITForum di Rimini e sono in compagnia di Davide Cataldo, responsabile Investimenti di Pioneer Investment Italia. Buongiorno Davide, grazie di essere qui.

Davide Cataldo: Buongiorno, grazie a voi.

Baselli: Dunque Davide, dopo cinque anni l'Europa ancora è alle prese con la crisi che da finanziaria è diventata reale. Abbiamo visto una forte avversione al rischio negli ultimi anni, abbiamo visto investimenti che tutti davano per sicuri come l'oro, crollare negli ultimi 3-4 mesi. Oggi dove si può trovare valore?

Cataldo: Prima di tutto chiariamo cosa intendiamo per crisi. La crisi intesa come la paura che l'euro non tenesse, la paura di un default di un paese, che il sistema bancario globale non funzionasse più, è una situazione che ci lasciamo alle spalle. Adesso la crisi di cui parliamo, e che naturalmente è una crisi che richiederà ancora anni per risolversi, è il sintomo di un problema strutturale diffuso a livello mondiale, ovvero l'eccesso di indebitamento. Però è anche vero che, come ha dimostrato l'andamento dei mercati negli ultimi mesi, c'è abbondanza di liquidità, il capitale cerca sempre opportunità di investimento.

Quindi, indipendentemente un po' anche da quello che è la situazione economica del momento, i mercati cercano di anticipare, cercano opportunità, da qui anche l'andamento molto positivo di alcune borse. Penso che, in questo contesto, quello che sono riuscite a fare le bache centrali è di uccidere la volatilità e l'incertezza e questo porta gli investitori ad aumentare progressivamente i rischi. Motivo per cui abbiamo visto la compressione dei rendimenti e degli spread in Europa e sempre più flussi in acquisto su titoli rischiosi, titoli di credito e le azioni. Credo che ci sia ancora valore nelle azioni, sia da un punto di vista fondamentale, perché le valutazioni offrono un buon rendimento e poi i flussi stanno sostenendo i corsi. E' ragionevole pensare, data la politica delle banche centrali, in America, in Europa e adesso anche in Giappone, che questi flussi continuino.

Baselli: Quindi è arrivato il momento per alzare un po' il livello di rischio degli investitori.

Cataldo: Diciamo che questo è quello che stanno facendo i mercati, dato che c'è fame di rendimento e i soldi non si voglio mettere allo 0,5 o all'1%, man mano si scala la curva del rischio e si vanno a prendere i crediti e infine le azioni. E' certo che andiamo a prendere meno valore di quello che c'era mesi fa. Quindi, se da un lato vogliamo cavalcare quello che sta facendo il mercato, che ritengo preseguirà ancora per diversi mesi, lo facciamo in modo consapevole sapendo che entriamo in un momento in cui I mercati sono un po' “tirati”. Per cui, ad esempio, avete visto quello che è successo proprio ieri dopo le parole di Bernanke in Giappone, ci si può aspettare un po' di aumento di volatilità, qualche correzione nel breve periodo.

Baselli: Volatilità che significa anche opportunità.

Cataldo: Io penso che siano buone opportunità di entrare nei mercati.

Baselli: Quindi, sì azioni, possiamo chiudere così.

Cataldo: Sì ad azioni ed è anche opportuno mantenere una buona diversificazione dal mercato. Che il messaggio non sia solo azioni.

Baselli: Grazie ancora a Davide Cataldo.

Cataldo: Grazie a voi.

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Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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