Diversificazione, con la crisi è più difficile

Aumenta la correlazione tra le industrie e i rendimenti diventano più volatili

Dario Portioli, CFA 10/11/2008 | 10:47
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Nel mese di luglio 2007, Bear Stearns Asset Management invia una lettera ai sottoscrittori di due fondi hedge (High-Grade Structured Credit e High-Grade Enhanced Leveraged) nella quale comunica perdite prossime al 100% dei capitali raccolti. E’ l’inizio della crisi finanziaria che ancora oggi continua sui mercati. Le cause di questa crisi sono state più volte discusse e si possono riassumere nell’eccesso di credito concesso negli anni precedenti, attraverso un cattivo utilizzo di tecniche innovative di finanziamento. Oggi, gli operatori economici si trovano nella condizione di dover rientrare delle esposizioni debitorie, chiudendo le posizioni aperte in precedenza. Questo spesso si traduce nella necessità di vendere titoli e, conseguentemente, nel contribuire al crollo delle quotazioni.



Dal luglio 2007, i mercati azionari hanno subito perdite eccezionali. L’indice Msci Europe, rappresentativo dell’andamento dei mercati azionari europei, ha ceduto il 32,64% nel periodo dal luglio 2007 a fine ottobre 2008. Morningstar ha condotto una ricerca sulle categorie di fondi specializzate sui singoli settori industriali in Europa, cercando di evidenziare i migliori e i peggiori, nonché le correlazioni tra settori e mercato. Ne è emerso che i fondi che investono nelle industrie delle biotecnologie (-9,5%) e dell’healthcare (-13,8%) sono quelli che hanno tenuto meglio, mentre quelli esposti prevalentemente verso i servizi finanziari hanno subito le maggiori perdite (-35,8%).

Passando all’esame delle correlazioni nello stesso periodo (luglio 2007 – ottobre 2008), si rileva che in media i fondi settoriali hanno registrato rendimenti fortemente correlati con la direzione del mercato. Soltanto i settori dei metalli preziosi, della biotecnologia e dell’healthcare hanno evidenziato una correlazione blanda con il mercato, garantendo dunque una riduzione della volatilità all’interno di un portafoglio azionario diversificato. Nel grafico qui sotto troviamo la matrice delle correlazioni osservate nel periodo della crisi finanziaria, generata utilizzando le categorie Morningstar dei principali settori industriali e l’indice Msci Europe (la colonna 12 esprime le correlazioni tra i singoli settori e l’indice Msci):

Matrice delle correlazioni
Denominazione del settore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
1 Biotecnologie - 0.69 0.67 0.31 0.70 0.89 0.31 0.04 0.44 0.67 0.56 0.63
2 Telecomunicazioni 0.69 - 0.93 0.75 0.84 0.82 0.69 0.30 0.57 0.95 0.94 0.93
3 Beni di consumo 0.67 0.93 - 0.69 0.89 0.80 0.65 0.26 0.70 0.94 0.87 0.94
4 Energia 0.31 0.75 0.69 - 0.67 0.49 0.96 0.64 0.59 0.81 0.87 0.84
5 Servizi finanziari 0.70 0.84 0.89 0.67 - 0.70 0.68 0.37 0.81 0.85 0.79 0.93
6 Healthcare 0.89 0.82 0.80 0.49 0.70 - 0.43 0.05 0.47 0.79 0.73 0.73
7 Beni industriali 0.31 0.69 0.65 0.96 0.68 0.43 - 0.78 0.67 0.74 0.83 0.81
8 Metalli preziosi 0.04 0.30 0.26 0.64 0.37 0.05 0.78 - 0.52 0.29 0.43 0.40
9 Immobiliare (indiretto) 0.44 0.57 0.70 0.59 0.81 0.47 0.67 0.52 - 0.60 0.59 0.73
10 Tecnologia 0.67 0.95 0.94 0.81 0.85 0.79 0.74 0.29 0.60 - 0.91 0.95
11 Utilities 0.56 0.94 0.87 0.87 0.79 0.73 0.83 0.43 0.59 0.91 - 0.94
12 Msci Europe 0.63 0.93 0.94 0.84 0.93 0.73 0.81 0.40 0.73 0.95 0.94 -

Fonte: Morningstar Direct. Dati dal 1/07/2007 al 31/10/2008

In periodi di crisi, si rileva che i fondi settoriali tendano a seguire direzioni simili al mercato, più che nelle fasi normali dell’economia. Questo è il risultato della scarsa liquidità presente nel sistema: gli operatori cercano contestualmente di ridurre le proprie esposizioni, producendo una discesa delle quotazioni per tutti i settori. Nonostante ciò, il principio della diversificazione resta valido: investire in strumenti finanziari con caratteristiche diverse, ovvero i cui rendimenti dipendono da diversi fattori di mercato, aiuta a ridurre la volatilità del proprio portafoglio. L’analisi svolta, infatti, si riferisce esclusivamente al mercato azionario. Un investitore che intenda raggiungere un buon grado di diversificazione dovrà considerare anche altre classi di investimento, come le obbligazioni o strumenti del mercato monetario. In questo modo, è possibile raggiungere un profilo rischio-rendimento che sia coerente con i propri obiettivi finanziari.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Dario Portioli, CFA

Dario Portioli, CFA  è Senior Fund Analyst di Morningstar in Italia.

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