Fondi, diversificare è sempre più difficile

PORTAFOGLI ROBUSTI. Abbiamo calcolato i coefficienti di correlazione tra le principali categorie Morningstar a uno, tre e cinque anni, aggiornati a fine ottobre.

Valerio Baselli 06/11/2015 | 09:20
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I mercati, sia azionari che obbligazionari, sono sempre più interconnessi tra loro. Guardando i dati sottostanti si nota, ad esempio, come le azioni giapponesi e i titoli di Stato europei, due categorie apparentemente distanti tra loro, si siano sempre più avvicinate negli ultimi tempi. Il loro coefficiente di correlazione è infatti passato da 0,12 (a cinque anni) a 0,41 nell’ultimo anno.

Cosa signfica? Il coefficiente di correlazione misura in che modo la performance di uno strumento influenza l’andamento di un altro: varia tra -1 e +1. Un coefficiente pari a 0 indica che non vi è alcuna correlazione tra i due fondi. Un coefficiente pari a 1 segnala che c'è una correlazione positiva perfetta, il che significa che i due strumenti si muovono assieme: se uno sale del 10%, lo fa anche l’altro e viceversa. Ovviamente, in caso di perfetta correlazione negativa (uguale -1) il rapporto è inverso: se il primo sale del 10%, il secondo perde il 10%.

Il grado di diversificazione di un portafoglio non dipende tanto dal numero di investimenti presenti ma, piuttosto, dalla loro tipologia. Infatti, la cosa importante è che essi non siano correlati tra loro (o lo siano debolmente). Questo significa, in pratica, che i vari rendimenti si devono muovere in maniera indipendente l’uno dall’altro. Ecco perché è importante avere un’idea di come le asset class si influenzano a vicenda.

Calcolare il coefficiente di correlazione del proprio portafoglio è un esercizio piuttosto complesso. Per avere un’idea di ordine generale, che comunque può già essere molto utile a evitare eventuali sovrapposizioni, abbiamo calcolato i coefficienti di correlazione delle 15 principali categorie Morningstar, a uno, tre e cinque anni.

Per intrerpretare le tabelle, che vengono aggiornate mensilmente, si possono seguire i colori: più la casella tende al verde, più la correlazione sarà elevata; al contrario, più la casella tende al rosso, più il coefficente sarà negativo.

Anche solo visualmente, si nota come il colore verde sia diventato dominante, a riprova del fatto che la correlazione tra le varie classi di attivo è aumentata negli ultimi cinque anni.

Le categorie oggetto dell’analisi sono le seguenti. I numeri corrispondono a quelli che appaiono nelle tabelle.

  1. Obbligazionari Corporate EUR
  2. Obbligazionari Diversificati EUR
  3. Obbligazionari Governativi EUR
  4. Obbligazionari High Yield EUR
  5. Obbligazionari Inflation-Linked EUR
  6. Obbligazionari Flessibili EUR
  7. Obbligazionari Diversificati USD
  8. Obbligazionari Paesi Emergenti
  9. Azionari Europa Large Cap Blend
  10. Azionari Area Euro Large Cap
  11. Azionari Giappone Large Cap
  12. Azionari USA Large Cap Blend
  13. Azionari Asia-Pacifico ex. Giappone
  14. Azionari America Latina
  15. Azionari Europa Emergente

 

Fonte: Morningstar Direct

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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