VIDEO: Tasso d’interesse come alcool

Tomas Sedlacek spiega che indebitarsi sia un po’ come ubriacarsi: si prende a prestito la propria energia, o ricchezza, futura, ma prima o poi si avrà un gran mal di testa.  

Valerio Baselli 14/04/2014 | 10:10
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Tomas Sedlacek è capo macroeconomista di CSOB Bank ed ex membro del Consiglio economico nazionale della Repubblica Ceca. Nel 2006 la Yale Economic Review lo ha inserito tra le 5 hot minds (menti calde) dell’economia. Gran parte della sua fama è dovuta al forte successo del suo libro The Economics of Good and Evil.

Pubblichiamo sotto un estratto della video intervista che abbiamo realizzato ad Amsterdam in occasione della MIC 2014.  

Per guardare l’intervista completa, clicca qui.   

Valerio Baselli: Un’altra bellissima tua similitudine è che, dal tuo punto di vista, il tasso d’interesse, in pratica il debito, è come l’alcool. Sarebbe a dire?

Tomas Sedlacek: Il tasso d’interesse rende possibile il viaggio nel tempo dei soldi. Senza, i soldi non potrebbero farlo. Quindi, quando ottengo un prestito, sembra che lo stia ottenendo da un amico, o da una banca, o dalla suocera, nel caso meno probabile, ma quello che sto facendo davvero è prendere i miei soldi futuri teletrasportandoli a oggi. Oggi posso quindi comprarmi una Ferrari, ma quell’energia mi mancherà quando avrò 60 anni, perché dovrò pagare il debito contratto e la mia capacità di consumo futura ne risentirà.

C’è un’altra cosa che rende possibile il viaggio nel tempo dell’energia, e i soldi sono una forma di energia di consumo, cioè l’alcool. Quando faccio festa il venerdì sera al bar, bevendo e ballando, mi sento molto attraente e simpatico. Parlo senza problemi alle ragazze che ridono alle mie battute, e via dicendo. Farei un errore a pensare che quest’energia derivi dal consumo di alcool. L’unica cosa che l’alcool fa è prendere la mia energia del sabato teletrasportandola al venerdì sera, ma l’energia che abbiamo a disposizione per l’intero weekend è costante.

Va bene bere il venerdì sera se non si ha niente da fare il sabato, ma non è molto intelligente bere la domenica sera, quando la mattina dopo si deve lavorare. Con l’alcool è facile perché possiamo facilmente sapere cosa succederà il giorno dopo, ma il tasso d’interesse fa viaggiare soldi su orizzonti molto più lunghi, 30 o 40 anni. E non c’è modo, nessun modello matematico, di sapere se quella “sbronza” post alcool avverrà in un giorno in cui si ha bisogno di energia o no.

Ora, potresti incontrare tua moglie in quel venerdì sera al bar, e potrebbe essere un bellissimo matrimonio, e quindi l’investimento avrebbe in questo caso ripagato, ma il punto è che si avrà comunque mal di testa il giorno dopo.

Clicca qui per rivedere le foto e i video dell'evento, tra cui l'intervento di apertura di Sua Maestà la Regina Maxima e la premiazione del Manager of the Year.

 

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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