VIDEO: Delle “mani forti” dietro i ribassi dell’oro

Secondo Maurizio Mazziero, il crollo del lingotto potrebbe convenire ad alcuni attori “forti”. Certo è che c’è stato uno scollamento tra mercato finanziario e mercato fisico. Potrebbe essere il momento di acquistare. 

Valerio Baselli 06/06/2013 | 10:09
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Valerio Baselli: Buongiorno, per Morningstar sono Valerio Baselli. Siamo sempre all'ITForum di Rimini e mi trovo in compagnia di Maurizio Mazziero, analista finanziario ed esperto di materie prime. Maurizio, grazie di essere con noi.

Maurizio Mazziero: Grazie a voi.

Baselli: Non si può non cominciare con l’oro. Dopo 12 anni o quasi di rialzi, l'oro è crollato negli ultimi mesi segnando circa -20%. Il 15 aprile scorso c'è stato il maggior ribasso giornaliero dal 1983, mi sembra più o meno 150 dollari bruciati in una sola seduta. Quali ragioni ci sono dietro una tendenza del genere?

Mazziero: La risposta a questa domanda presumerebbe una risposta molto lunga. In realtà quello che si è visto è un completo scollamento del mercato finanziario dell'oro dal mercato fisico, nel senso che abbiamo assistito a un'ondata incredibile di vendite, in parte generata dagli Etf e in parte direttamente sul mercato future, in parte invece un massiccio e imponente acquisto sul mercato fisico. L'ipotesi uno è che a mani forti istituzionali possa convenire avere prezzi più bassi sull'oro. Ipotesi due, in qualche modo sempre queste mani forti possono avere anche convenienza anche ad acquistare, quindi uno switch dal finanziario al fisico.

Baselli: Pensi che sia un po’ pilotato...

Mazziero: Sì, in effetti le ipotesi potrebbero essere due: o un default di un hedge fund, di cui però non abbiamo ancora avuto notizie. La seconda ipotesi, ancorché io non amo pensare a ipotesi di complotto, ci sono notevoli interessi perché il prezzo dell'oro in questo momento sia basso. Anche per non generare panico verso l'investitore.

Baselli: Secondo te questo ribasso può essere una buona occasione per chi non è ancora esposto all'oro e ha intenzione di acquistarlo in questo momento? E più in generale quel è la tua visione a medio termine sul prezzo dell'oro?

Mazziero: La mia visione a medio termine è positiva, rialzista. Questo per il semplice motivo che le manovre non convenzionali delle banche centrali porteranno inevitabilmente a una perdita del potere di acquisto delle monete. Quindi penso anche che l'oro abbia sempre rappresentato, pur nelle ciclicità di lungo termine, una riserva di valore. Allora, chi non ne avesse, forse tutto sommato questo potrebbe essere il momento per acquistare. Coloro invece che ne hanno già, devono decidere, allacciarsi le cinture e aspettarsi anche eventualmente dei minimi più bassi di quelli che sono stati toccati.

Baselli: Parliamo di secondo semestre 2013: tre commodity su cui puntare e tre da lasciar stare.

Mazziero: Le commodoty da lasciar stare in questo momento...è molto difficile questo, perché in realtà mi sentirei più di dire quali sono le commodity su cui puntare: penso comunque il petrolio, perché comunque ci sarà sempre più bisogno di energia. I metalli preziosi come appunto l'oro e, in un'ottica speculativa, l'argento, che potrebbe davvero avere delle grosse opportunità. Un po' più cautela sugli agricoli, che dipendono molto da quelle che potranno essere le condizioni critiche che potrebbero venire a verificarsi: magari un problema sul raccolto, un nuovo ritorno di siccità, questo dipende..

Baselli: Grazie mille a Maurizio Mazziero.

Mazziero: Grazie a voi.

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Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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