Pensioni, per il 40% ci pensa lo stato

L’Italia è il paese europeo con meno “coscienza” previdenziale. Il gap tra il reddito atteso e reale al termine della vita lavorativa, però, aumenta. Per colmarlo, bisogna risparmiare sin da giovani.

Azzurra Zaglio 30/11/2012 | 16:39
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Il 60% degli italiani sa di dover pianificare la propria pensione, ma un rimarchevole 40% crede ancora che sia mera responsabilità statale: due percentuali che collocano l’Italia al livello più basso e più alto, rispettivamente, della classifica europea. A dirlo è una ricerca online condotta da BlackRock sui comportamenti d’investimento, in collaborazione con YouGov, che rileva che il 53% del campione non ha ancora attuato alcuna forma previdenziale e il 15% pensa di affidarsi alla sola pensione statale.

Le ragioni di questa inerzia sono la mancanza di reddito sufficiente, i cambiamenti normativi e la mancanza di educazione finanziaria; infatti, solo 1 su 10 pensa di iniziare a risparmiare presto pur sapendo quanto il crescere dell’età comporti anche un crescere della quota da mettere via.

Un’amara realtà
La realtà lavorativa e post non rispecchia le speranze della popolazione. La divergenza tra i desideri e la realtà è netta. Il 60% della popolazione vorrebbe ritirarsi intorno ai 60 anni, se non prima, ma solo il 17% si aspetta che questo accada. Ogni singolo pensionato si aspetterebbe un reddito medio annuo pari a 27.531 euro, tuttavia, statistiche dell’Inps alla mano, il reddito convergente medio annuo ammonta a 15 mila euro. Un gap notevole che si potrebbe colmare solo con un montante di 500 mila euro accumulati durante la vita lavorativa. Cifra che si ridurrebbe, però, se si iniziasse precocemente a pensare di investire sul proprio futuro: 335 euro al mese per un venticinquenne che prevede la pensione a 65 anni, secondo le ultime regole perviste dal ministro Elsa Fornero. Già iniziando a 35 anni, il contributo mensile salirebbe a quasi il doppio (610 euro) per raggiungere lo stesso obiettivo.

Lezione azionaria
Le persone con una maggiore educazione finanziaria sono più propense a risparmiare per la propria pensione. Stephen Crocombe di BlackRock Emea sostiene che la gente sa di essere di fronte a una sfida, ma uno su cinque non sa come investire al meglio in questo comparto e lo farebbe se avesse adeguate informazioni. All’interno dell’Unione, gli italiani sono tra coloro che vogliono maggiormente incrementare la conoscenza sul tema previdenziale. “Sebbene si possa insegnare agli investitori singoli a iniziare prima – aggiunge Crocombe – oggi il gap pensionistico è destinato ad ampliarsi ulteriormente e per questo diventa molto importante anche conoscere il valore della diversificazione di portafoglio per cogliere le diverse opportunità che offre il mercato”. La liquidità, asset preferita in periodi di crisi, non è l’unica risposta, soprattutto nel lungo termine, dove invece, stando ai dati storici di BlackRock (31 dicembre 1986 – 30 settembre 2012), le azioni nell’arco di 25 anni hanno offerto sovraperformance rispetto a obbligazioni e credito. 

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Info autore

Azzurra Zaglio

Azzurra Zaglio  è stata Redattrice di Morningstar in Italia.

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