L’Asia deve cambiare pelle

Secondo l’economista George Magnus, la Cina e le altre economie asiatiche devono trasformarsi, perchè ripetere il percorso degli ultimi 20 anni è impossibile.

Valerio Baselli 25/10/2012 | 11:43
Facebook Twitter LinkedIn

Il passato è importante, ma non è necessariamente un indicatore per il futuro. Perciò, George Magnus, economista indipendente e consulente di UBS Investment Bank, intervenuto alla Morningstar ETF Invest Conference Europe tenutasi il 24 ottobre a Milano, sostiene che l’Asia debba cambiare modello economico se vuole proseguire sulla strada della crescita economica.

“Nell’ultimo decennio, i paesi emergenti sono cresciuti in media del 5% in più dei paesi industrializzati su base annua”, ha affermato Magnus. “Quando si parla di Asia, si parla soprattutto di Cina. Il cammino che il Dragone ha percorso negli ultimi vent’anni è irripetibile. Se Pechino vuole continuare a crescere in modo sostenibile nel lungo periodo deve esserci un cambiamento strutturale nel paese e questo prende tempo”.

Secondo Magnus, le dinamiche sociali e demografiche che nel recente passato hanno spinto la Cina e l’India a ritmi di crescita impressionanti non sono più sufficienti. “Più un paese diventa ricco, più diventa complesso, perciò deve dotarsi di istituzioni che funzionano. Di solito, per passare da una situazione di middle-income a una di high-income, un paese deve avere di una migliore istruzione, un buon governo, una giustizia efficiente, tecnologie avanzate e migliori servizi. Questo non è scontato, molti Stati, come il Brasile o l’Argentina non sono stati in grado di compiere questo passo. Le economie asiatiche, e la Cina in particolare, dovranno vincere questa sfida negli anni a venire”.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures