Scherzi da dividendi

Gli analisti di Morningstar indagano cosa c’è dietro i forti deflussi dagli Etf azionari ad aprile. E scoprono che...

Sara Silano 07/05/2012 | 15:32
Facebook Twitter LinkedIn

I numeri non dicono tutto. Gli analisti sugli Etf di Morningstar lo hanno scoperto andando a fondo sugli ultimi dati dei replicanti in Europa. Le statistiche parlano di forti deflussi dagli azionari nel mese di aprile. La spiegazione più immediata è l’acuirsi della crisi del debito, che ha portato le Borse mondiali a perdere l’1,8% (Msci World in euro) negli ultimi trenta giorni. Ma un’indagine più approfondita ha messo in luce un’altra realtà.

Settimana di fuoco
Secondo i dati preliminari di Morningstar, la maggior parte dei riscatti, circa 3,6 miliardi di euro su 5, ha riguardato un solo Etf, iShares Dax, che è il più grande d’Europa. Le vendite si sono concentrate tra martedì 24 e venerdì 27 aprile. Il patrimonio in gestione è sceso di conseguenza da 12,3 a 8,7 miliardi di euro. Gli analisti si sono focalizzati proprio su questo aspetto e non hanno ravvisato particolari motivi ricollegabili all’andamento delle Borse.

“Il semplice fatto che la data di distribuzione dei dividendi per questo Etf sia il 2 maggio suggerisce che i maghi degli arbitraggi fiscali si sono messi all’opera”, spiegano Gorden Rose e Ali Masarwah. “Molti investitori istituzionali, probabilmente hanno venduto a fine aprile, prima dello stacco della cedola, esclusivamente per ragioni legate alla tassazione. Infatti, il giorno dopo tale evento, l’iShares Dax ha avuto flussi netti per circa 2,5 miliardi di euro. E’ probabile, dunque, che le masse tornino intorno ai 10,9 miliardi a breve”.

In parcheggio
La conferma viene dal comportamento dei concorrenti. Ad eccezione di due replicanti di ETFlab, che hanno avuto una raccolta cospicua in corrispondenza dei deflussi da iShares, non ci sono stati particolari movimenti. “E’ probabile”, dicono gli analisti di Morningstar, “che alcuni istituzionali abbiano temporaneamente parcheggiato la liquidità in strumenti alternativi, con le stesse caratteristiche, ossia la replica fisica (attraverso titoli) nella riproduzione dell’andamento dell’indice tedesco”.

E’ bene ricordare che la tassazione dei dividendi degli Etf è diversa da paese a paese. In Italia, le cedole sono considerate redditi di capitale e quindi accreditate all’investitore al netto della ritenuta d’imposta del 20%.

Saper leggere i dati
Il punto, però, è un altro, ovvero l’interpretazione dei dati, che è importante per compiere corrette scelte di investimento. E’ chiaro che le statistiche di aprile e quelle di maggio sono state e saranno influenzate dalle mosse degli investitori istituzionali, ma non per ragioni di mercato o di prodotto, quanto di strategie di portafoglio volte a massimizzare l’efficienza e i rendimenti.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures