L’Etf sa di bond

Debuttano sul mercato molti prodotti sul reddito fisso. E gli investitori sembrano gradire. Ma gli indici presentano qualche criticità.

Sara Silano 20/02/2012 | 14:59
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La famiglia degli Etf (Exchange traded fund) obbligazionari è sempre più grande. Nelle ultime settimane hanno debuttato molti nuovi prodotti su diversi listini europei. Db x-trackers ne ha quotati sette a Piazza Affari, che replicano la performance di indici di titoli di Stato italiani, tedeschi e dell’Eurozona. In particolare, i tre specializzati sull’Mts (Mercato telematico dei governativi italiani) sono i primi ad essere dedicati esclusivamente a questa tipologia di strumenti. Tutti adottano un metodo di replica sintetica.

Sempre Deutsche Bank ha quotato a fine gennaio sull’EtfPlus altri sette Etf obbligazionari. Alcuni di questi hanno come sottostante indici che rappresentano il rendimento di un venditore della protezione dal rischio di credito (Cds) e assumono posizioni lunghe o corte, in taluni casi a leva. Essi dunque beneficiano in un caso (long) dell’innalzamento del merito creditizio e nell’altro dell’abbassamento (short) sui titoli del paniere di riferimento.

Altre quotazioni di Etf obbligazionari sono avvenute sulle piazze finanziarie europee. Ubs ne ha lanciati nove su Deutsche Boerse, che replicano la performance dei Treasury americani, dei Bund tedeschi e delle emissioni corporate europee, con differenti scadenze.

Pieno di raccolta
Dall’inizio dell’anno non è solo cresciuta l’offerta di Etf sul reddito fisso, ma anche i flussi. Secondo le statistiche di BlackRock, a gennaio sono stati pari a 9,1 miliardi a livello globale. Il 77% del totale è andato in replicanti di indici investment grade e high yield. In Europa, la raccolta netta è stata di 0,8 miliardi. Si tratta del quinto mese consecutivo di risultati positivi.

A differenza degli Etf azionari, quelli obbligazionari hanno avuto uno sviluppo meno impetuoso, che ha subito un’accelerata a partire dal 2008 a causa della crisi finanziaria, in quanto molti investitori hanno cercato rifugio nei titoli di Stato.

Occhio agli indici
Come spiega Jose Garcia-Zarate, analista sugli Etf di Morningstar, inizialmente gli indici obbligazionari non erano così precisi come quelli azionari, data la natura over the counter (ossia fuori dai circuiti di Borsa ufficiali) del mercato e la difficoltà a prezzare i titoli. Ma negli ultimi anni i metodi sono stati affinati. In ogni caso, è sempre importante valutare come sono costruiti. 

In particolare, dice Garcia-Zarate, gli investitori devono essere consapevoli di due possibili problemi. Il primo è che il metodo a capitalizzazione di mercato (i titoli più grandi pesano di più) non è ideale per il reddito fisso perché dà una maggiore esposizione alle entità più indebitate. Il secondo è che, in genere, i vincoli sul merito creditizio fanno sì che i titoli non investment grade non siano inclusi, con potenziali perdite di opportunità di investimento.

I vantaggi
Gli Etf obbligazionari rappresentano un modo per gli investitori privati di accedere al mercato dei bond, che altrimenti sarebbe difficilmente raggiungibile, essendo in gran parte riservato agli istituzionali e over the counter. Inoltre, i replicanti hanno costi mediamente inferiori ai fondi comuni tradizionali.

Gli Etf obbligazionari si prestano a differenti usi. Quelli specializzati su diversi segmenti della curva permettono di aggiustare il portafoglio a cambi inattesi nella politica monetaria, quelli aggangiati all’inflazione, invece, proteggono dal caro-vita. I replicanti geografici consentono, infine, strategie di copertura dal rischio sovrano.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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