Etf a confronto: Msci World

Partendo dalle ricerche Morningstar, abbiamo messo a confronto i diversi replicanti dell’indice dedicato ai principali mercati del mondo.

Valerio Baselli 10/04/2012 | 09:10
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Gli investitori internazionali cominciano a vedere la luce in fondo al tunnel. Il dato rilevante, secondo gli operatori, è che i mercati emergenti, dopo il pessimo andamento registrato nella seconda metà dell’anno scorso stanno ricominciando a fare meglio dei paesi sviluppati. Questi ultimi, infatti, hanno in comune i problemi del grosso disavanzo pubblico e dell’aumento del debito. Le misure di austerity prese in tutta Europa e oltre l'Atlantico pesano molto sulla prospettiva di crescita economica. Senza parlare del sistema delle pensioni e dell’assistenza sanitaria, che diminuiscono fortemente la possibilità dei governi di gestire questa situazione. Soluzioni come l'aumento della tassazione, l'inflazione o la rinegoziazione dei termini per la previdenza pubblica presentano problemi non solo per la crescita economica, ma anche per la stabilità sociale e la redditività aziendale.

Senza eccezioni, l’ultimo decennio è stato critico per lo sviluppo dei mercati azionari globali. Non appena gli investitori hanno iniziato a riprendersi dallo scoppio della bolla tecnologica, sono stati travolti dalla crisi finanziaria del 2008, due colpi pesanti per i portafogli nell’arco di dieci anni.

Nonostante il fallimento della Grecia sia stato (per ora) scongiurato, la situazione resta critica per i paesi europei alle prese con la crisi del debito sovrano. Gli investitori sono infatti preoccupati sulla capacità dell’euro di rappresentare la divisa comunitaria anche in futuro. La situazione è un po' migliore negli Stati Uniti, ma i problemi persistono. Il mercato immobiliare è ancora debole in termini di prezzi, vendite e costruzioni e il tasso di disoccupazione rimane elevato.

L’indice
Con oltre 1600 componenti di più di venti nazioni sviluppate del mondo, l’indice Msci World Total Return è stato ideato per replicare la performance del mercato azionario dei paesi sviluppati del mondo. Malgrado la dimensione enorme delle società nell'indice, nessun componente rappresenta più del 2% del suo valore. I paesi nell'indice totalizzano la metà del Pil mondiale. I titoli sono pesati sulla base della capitalizzazione del mercato corretta per il flottante. Dato che le aziende con pochi azionisti hanno un flottante limitato, gli aggiustamenti del flottante servono ad assicurare che la liquidità sottostante dei titoli sia superiore rispetto a una ponderazione basata sulla pura capitalizzazione. L’indice viene rivisto quattro volte all'anno. Attualmente, è fortemente influenzato dagli Stati Uniti, che rappresentano il 49,5% del valore dell'indice, seguiti dal Regno Unito (9,6%) e dal Giappone (9,1%). A livello settoriale l’indice privilegia quello finanziario (19,8%) seguito dall’energetico (12,1%) e dal tecnologico (11,7%).

db x-trackers Msci World Trn Index
L’Etf db x-trackers Msci World utilizza il metodo sintetico. La controparte swap del fondo è Deutsche Bank. Invece di detenere i titoli effettivi nell’indice, come in un Etf a replica fisica, il fondo stipula un contratto con un emittente di swap che consegna il rendimento dell’indice (meno una commissione) in cambio del rendimento sul paniere collaterale del fondo, detenuto da una terza parte depositaria, State Street, e formato da azioni blue chip europee, americane e asiatiche. Qualora la controparte fosse inadepiente c’è il rischio che il liquidatore o l’amministratore congeli il paniere collaterale, costringendo i detentori del fondo ad aspettare la restituzione dei propri asset. I livelli del collaterale sono inizialmente fissati al 105-120% del Nav del fondo, uno dei livelli più alti nel settore. La normativa Ucits stabilisce che gli strumenti derivati da ogni singola controparte non possono rappresentare più del 10% del Nav ma, in pratica, il fondo mantiene un’esposizione pari a zero per effetto della sovracollateralizzazione. db x-trackers non ricorre al prestito di titoli. L’Etf non distribuisce dividendi agli investitori.

Le commissioni totali annue (Ter) ammontano a 45 punti base.

Per leggere l’Etf analysis completa clicca qui.

iShares Msci World
iShares utilizza la tecnica di replica fisica per offrire la performance dell’indice. Tuttavia, al fine di limitare i costi di negoziazione e acquistare titoli liquidi, ricorre a pratiche di ottimizzazione. L’Etf detiene infatti circa la metà dei titoli presenti nel benchmark. iShares può effettuare il prestito titoli per un importo fino al 95% del valore patrimoniale netto (Nav) del fondo. Blackrock, società madre di iShares, gestisce il processo di prestito titoli. Il fondo condivide il 60% dei redditi generati attraverso il prestito di titoli con gli aderenti al fondo. Questa pratica comporta un rischio di controparte dato che il soggetto al quale i titoli vengono dati in prestito potrebbe fallire. Per minimizzarlo, l’emittente è tenuto a possedere un collaterale a garanzia con valore compreso tra il 102,5% e il 112% del prestito. La liquidità derivante dai dividendi delle azioni sottostanti viene trattenuta nel fondo fino al momento della distribuzione, che avviene su base trimestrale. Questa pratica può potenzialmente creare una differenza negativa tra i rendimenti, durante le fasi di mercato rialzista, visto che i dividendi non vengono reinvestiti nel fondo. Vale però anche il contrario.

Il Ter del fondo è pari allo 0,50%.

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Lyxor Etf Msci World
Anche questo Etf  usa il metodo sintetico o “swap-based”,  per replicare la performance dell’indice. La controparte è quasi sempre Société Générale, capogruppo di Lyxor. Nel caso di controparte terza, Société Générale garantisce lo swap, fornendo un ulteriore livello di protezione per gli investitori. Secondo la normativa Ucits III, l’esposizione individuale al rischio di controparte è limitata al 10% del Nav del fondo in qualsiasi momento. Detto ciò, Lyxor azzera lo swap (e con esso l’esposizione) quando il rischio di controparte raggiunge il 5-7% del Nav. In più, Lyxor attualmente non effettua operazioni di prestito titoli, il che aiuta a minimizzare il rischio complessivo. La liquidità derivante dai dividendi delle azioni sottostanti viene trattenuta nel fondo fino al momento della distribuzione, che avviene su base annuale. Questa pratica può potenzialmente creare una differenza negativa tra i rendimenti, durante le fasi di mercato rialzista, visto che i dividendi non vengono reinvestiti nel fondo. Vale però anche il contrario.

Il Ter del fondo è pari allo 0,45%.

Per leggere l’Etf analysis completa clicca qui.

Alternative
Altri Etf (non ancora coperti dalla ricerca Morningstar) che replicano l’indice Msci World disponibili in Italia sono: Amundi Etf Msci World, Cs Etf (Ie) On Msci World e Ubs-Etf Msci World. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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