Gestori, il rally arriverà nella 2° metà dell’anno

La debolezza economica penalizza le Borse, che però scaldano i motori.

Sara Silano 14/05/2009 | 16:25
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Il mercato non è completamente guarito. E’ debole, di conseguenza soggetto a ricadute. È la diagnosi dei gestori interpellati da Morningstar nell’ultimo sondaggio condotto tra 20 delle principali case di investimento che operano in Italia. Colpa dell’economia, che fatica a rimettersi in marcia e difficilmente riuscirà a disegnare una ripresa a V, cioè molto rapida. I fund manager pensano ci sia stata troppa euforia negli ultimi due mesi, ma sono anche convinti che nella seconda parte dell’anno partirà un rally più duraturo.

Europa, in calo i pessimisti
Da alcuni mesi, il numero di gestori che prevedono una discesa delle Borse europee nel prossimo semestre è in calo. Dopo il picco di pessimismo toccato a marzo, la

percentuale si è attestata al 20% in maggio. I mercati hanno reagito bene ai piani di aiuto all’economia varati dai governi e a livello sovranazionale. Tuttavia, il quadro macroeconomico è ancora debole e i segnali di miglioramento difficilmente arriveranno prima della fine del 2009. Di conseguenza, il 40% dei fund manager prevede un trend laterale nel breve. Esiste però un altro 40% che è più ottimista, dal momento che considera le valutazioni azionarie più attraenti di altri tipi di investimento.

Consumi, spina nel fianco di Wall Street
Negli Stati Uniti, le vendite al dettaglio sono in calo e l’aumento della disoccupazione non favorisce la ripresa. Inoltre, il sistema finanziario non è ancora del tutto guarito e continua a destare preoccupazione tra gli operatori di mercato. I gestori, comunque, sono convinti che Wall Street stia scaldando i motori per il rally. Il 45% stima un apprezzamento nei prossimi sei mesi, mentre il 40% prevede un’oscillazione attorno agli attuali livelli. Solo il 15% si attende un ribasso, contro il 20% del mese scorso.

Il Far East aiuterà il Giappone?
L’economia del Sol Levante continua a deludere a causa anche della recessione che ha colpito i principali mercati di sbocco. Le esportazioni sono scese e i consumi interni rimangono stagnanti. La maggior parte dei gestori è convinta che la ripresa arriverà dopo rispetto all’Europa e agli Stati Uniti. Nonostante il debole quadro macro, l’indice Nikkei ha guadagnato oltre il 5% da inizio anno e per il 45% dei gestori potrebbe continuare a salire nei prossimi mesi, grazie in particolare alla domanda asiatica. Il Far East, infatti, ha un potenziale di crescita economica migliore rispetto ad altre aree.

Ancora tagli dei tassi nell’Ue
Gran parte dei gestori prevede ulteriori riduzioni dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea nei prossimi mesi. I titoli governativi possono trarre beneficio da questa situazione, soprattutto se continuerà la ricerca di qualità e sicurezza da parte degli investitori. Le parti lunghe della curva dei rendimenti, tuttavia, potrebbero essere penalizzate da politiche di emissione aggressive.

Forze opposte sui bond Usa
I titoli di Stato statunitensi hanno rendimenti prossimi allo zero, di conseguenza sono poco remunerativi. Essi sono mossi da due forze opposte, la spinta a salire dovuta all’aumento dell’offerta e le pressioni al ribasso dovute alla scarsa crescita economica. Per il 60% dei gestori i prezzi rimarranno stabili nel breve. Inoltre, finché l’economia americana non migliorerà visibilmente l’abbondanza di emissioni non dovrebbe generare problemi.

Fine corsa per il dollaro
Molti gestori sono convinti che il rally del dollaro sia terminato. Il graduale ritorno dell’appetito per il rischio dovrebbe favorire l’euro. Inoltre, si sono attenuati i timori legati alle economie emergenti dell’est Europa. Infine, il biglietto verde è penalizzato dalla massiccia emissione di titoli governativi americani. Di conseguenza, il 35% dei fund manager prevede un apprezzamento della divisa comunitaria contro il 25% che è positivo sul dollaro.

Hanno partecipato al sondaggio, condotto tra il 4 e l’11 maggio, 20 delle principali società di diritto italiano ed estero operanti sul territorio, che contano per circa il 85% degli asset gestiti in Italia. Si tratta di Aberdeen Am, Aletti Gestielle, Banca Ifigest, Banca Profilo, Bipiemme Gestioni, Bnp Paribas Am Sgr, Credit Suisse Am, Ersel Sgr, Eurizon Capital, Euromobilare Sgr, Fideuram Investimenti, Ing IM, Investitori Sgr, JC&Associati, Julius Baer, Mps Am, Pioneer Im, Soprarno Sgr, Standard Chartered Bank, Vontobel.

Gli scenari futuri dei mercati saranno il tema del convegno che si terrà all'ITForum di Rimini il prossimo 21 maggio. Interverranno i gestori vincitori dei Morningstar Fund Awards.

Per consultare l’intero programma dell'ITForum, clicca qui

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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