Tmt, competizione aperta

I risultati e gli accordi societari trainano il settore tecnologico e delle tlc. Non mancano le difficoltà, soprattutto tra i telefonici e i media tradizionali.

Michela Muscio, 26/10/2006 | 18:08
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Prosegue il buon momento dei tmt (telecomunicazioni, media, tecnologia). L’ottimismo di scena sulle Borse mondiali ha contagiato anche i titoli dell’high tech e delle tlc. L’indice Msci Wrld/Info Tech ha guadagnato il 6% negli ultimi trenta giorni e ha portato il bilancio da inizio anno a -0,6%. E’ stato confortante anche il balzo dell’Msci Wrld/Telecom Service, pari al 7% nell’ultimo mese, mentre da gennaio il progresso è stato del 14%.

In particolare a Wall Street il tecnologico Nasdaq ha segnato un progresso del 4,8% a ottobre, che gli ha permesso di portare a +7% i guadagni del 2006. Le trimestrali e gli accordi societari hanno spinto i titoli legati ai tmt, ma gli analisti si interrogano sulla sostenibilità dell’attuale fase rialzista.

I colossi tecnologici Ibm e Apple hanno riportato risultati finanziari sopra le stime di mercato. Corrono anche gli utili di Google (+20% nell’ultimo mese), trainati dal boom della pubblicità Internet. I risultati derivano dal successo delle politiche espansive volte a battere la concorrenza. Il noto motore di ricerca, infatti, ha siglato l’accordo con MySpace della News Corp di Rupert Murdoch e con eBay per la gestione dei servizi pubblicitari fuori dagli Stati Uniti. Inoltre, ha acquisito YouTube, il network community video più utilizzato sul mercato americano. Per contro, si trova in difficoltà Yahoo, non solo per il downgrade da parte di una grande banca d’affari, ma anche per la minor competitività nel settore della pubblicità online.

YouTube ha siglato un accordo per trasmettere sul web i programmi di Nbc Universal che sta sviluppando nuove strategie digitali. Il successo di Internet ha messo in crisi le società dei media tradizionali e così il gruppo tv americano ha annunciato una ristrutturazione che costerà 700 posti di lavoro e taglierà oltre 750 milioni dal budget della produzione televisiva per investire risorse in nuove forme di distribuzione online.

Protagonista del listino tecnologico americano è stato il sito di aste online eBay che ha ricevuto giudizi positivi di alcune banche d’affari e ha battuto le stime degli analisti, prevedendo però un 2007 più debole. Il prossimo appuntamento atteso dal mercato è la pubblicazione dei risultati trimestrali di Microsoft che saranno diffusi questa sera (giovedì 26 ottobre) e che, per non deludere, dovranno centrare l'obiettivo di un utile per azione di 0,31 dollari.

Ha sorpreso il downgrade da parte di Goldman Sachs sul colosso dei microchip Intel che, però, ha presentato utili oltre le previsioni. Inoltre il mercato ha accolto bene il piano di risanamento che prevede da una parte il taglio di 10mila posti di lavoro, dall’altra il lancio sul mercato di un nuovo chip per i grandi server. Il competitor di Intel, Amd ha risentito invece della guerra dei prezzi con il leader dei semiconduttori.

Nel campo della telefonia le delusioni sono arrivate dagli utili in discesa e dall’abbassamento delle stime per fine anno da parte di Motorola. Anche Ericsson è stato penalizzato dal calo dei margini, mentre Nokia ha chiuso il trimestre con fatturato e quota di mercato in crescita, ma una redditività deludente, a causa della forte pressione competitiva.

In difficoltà Sony che ha dovuto richiamare 90mila batterie difettose. Il colosso elettronico e dei media giapponese ha così annunciato una perdita operativa nel secondo trimestre, lasciando invariate le sue previsioni per fine anno. Pronto a sfruttare le difficoltà di Sony è il colosso sudcoreano Samsung Electronic che ha registrato utili netti in crescita nel terzo trimestre.

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