Biotech in salute

A febbraio l’indice Msci di settore guadagna quasi il 5%, mentre il farmaceutico perde l’8,9%. Gli investitori sono attratti dal comparto dopo l’acquisizione da parte di Johnson & Johnson della Scios.

Fernando Luque 18/03/2003 | 12:33
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Dall’inizio dell’anno (fino al 12 marzo 2003) l’indice Msci World Farmaceutici ha perso l’8,9% in dollari, una performance leggermente migliore di quella dell’intero mercato (l’indice World ha perso il 10,3%). Ma durante lo stesso periodo l’Msci World Biotecnologia ha registrato un guadagno del 4,9%.

Ci sono diverse ragioni che spiegano la relativa buona performance delle società biotecnologiche durante le ultime settimane. Per prima cosa il gigante nord americano Johnson & Johnson ha annunciato all’inizio di febbraio l’acquisizione per 2,4 miliardi di dollari di Scios, una società biotecnologica che ha come fiore all’occhiello il prodotto Natrecor (per le cure cardiovascolari). Scios ha guadagnato il 33% nell’ultimo mese.

Ma questo non è stato l’unico movimento nel settore. Pochi giorni fa ImClone, un’altra società biotecnologica, ha ricevuto un finanziamento di 60 milioni di dollari da Bristol-Myers per sviluppare un medicinale sperimentale, chiamato Erbitux, per la lotto contro il cancro.

Scenario

Le società biotecnologiche continuano ad attirare l’attenzione degli investitori. Le prospettive per il settore appaiono interessanti, in quanto le grandi società farmaceutiche hanno un bisogno urgente di lanciare nuovi farmaci, poiché sono in scadenza alcuni brevetti e devono fronteggiare la crescente competitività delle società di farmaci generici.

Un modo per produrre nuovi medicinali è acquisire laboratori biotech, per cui è molto probabile che il settore farmaceutico vedrà una più intensa attività di fusioni e acquisizioni nel breve periodo e ciò favorirà i titoli biotecnologici. L’impatto sui colossi farmaceutici è invece più incerto.

Buone notizie per le società biotecnologiche arrivano anche dalla North American Food & Drug Administration (Fda), che ha autorizzato alla commercializzazione nuovi prodotti. Lo scorso anno, non più di 20 farmaci erano stati approvati, mentre nei primi due mesi di quest’anno 5 0 6 nuove medicinali hanno già ricevuto il via libero.

Secondo la società di investimento svizzera Pictet, tutti i grandi laboratori biotecnologici hanno intenzione di lanciare sul mercato almeno un nuovo farmaco entro l’anno. Ma in un report di gennaio Merrill Lynch ha commentato che “anche se ci saranno più di 10 nuovi prodotti nel 2003, crediamo che pochi rappresenteranno importanti passi avanti in campo farmaceutico” e che “gran parte dei dati clinici della fase III (l’ultima fase di test prima di ricevere l’approvazione della Fda, ndr) potrebbero avere implicazioni ad alto rischio”. Merrill Lynch si aspetta quindi che le azioni biotech rimarranno in trading range nel corso del 2003.

Il settore ha un profilo di rischio elevato. I fondi biotecnologici sono molto volatili, perché questa caratteristica è nella natura stessa del comparto data la sua giovane età. Il caso della ImClone è un buon esempio: il titolo ha guadagnato il 44% a febbraio, ma non esiste alcuna garanzia sul fatto che Erbitux riceverà l’autorizzazione dalle autorità di vigilanza.

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Fernando Luque

Fernando Luque  es el Senior Financial Editor de www.morningstar.es

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