Con l’avanzamento dell’iter procedurale di approvazione del progetto rappresentato dal recente via libera al Decreto Infrastrutture, l’opera del Ponte sullo Stretto - secondo gli analisti - rappresenta per Webuild WBD un catalizzatore industriale e finanziario di portata storica. Con un valore complessivo stimato in 13,5 miliardi di euro, di cui oltre la metà potenzialmente assegnata a quello che costituisce il più grande gruppo italiano del settore costruzioni, il Ponte potrebbe contribuire in modo sostanziale ad ampliarne il backlog, ovvero il portafoglio ordini, e le prospettive. L’attenzione è ora tutta rivolta all’ultimo passo formale dell’iter di approvazione: il voto definitivo del Cipess (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile), atteso entro la fine di giugno 2025.
Perché il titolo Webuild è salito nell’ultimo anno?
I mercati stanno avvicinandosi all’appuntamento con il giudizio del Cipess, con un certo l’ottimismo. Nell’ultimo anno il titolo Webuild ha guadagnato oltre il 70%, con un ulteriore +25% nel solo 2025, portando la capitalizzazione del gruppo sopra i 3,6 miliardi di euro. Parte di questo entusiasmo deriva anche dalla raccolta ordini: solo nei primi mesi del 2025 la società ha raggiunto quota 5 miliardi, rispetto ai 2,5 miliardi indicati a marzo. Il 40% della stima annuale è già stato coperto. Un dato che non tiene ancora conto della commessa del Ponte, che da sola vale nel complesso circa 13 miliardi. Il via libera al Decreto Infrastrutture ha rafforzato ulteriormente le aspettative. Il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri prevede due norme chiave: l’adeguamento del costo dell’opera da 8,5 a 13,5 miliardi di euro (in linea con l’ultima legge di Bilancio) e un incremento del tetto massimo per i contratti di realizzazione, ora fino al 50%, in coerenza con la normativa europea.
Cipess, il voto entro fine giugno?
L’ultimo passaggio formale è ora l’approvazione dell’opera da parte del Cipess. Il suo voto è fondamentale perché rappresenta l’approvazione definitiva e formale dell’opera, necessaria per sbloccare i finanziamenti e permettere l’effettivo avvio dei cantieri. Le attese convergono verso la fine di giugno come scadenza ipotizzata per sapere il verdetto, con l’avvio dei cantieri nel corso dell’estate in caso di via libera.
Analisti positivi, ma il Ponte sullo Stretto non è ancora nei conti
Gli analisti sono orientati positivamente sul titolo, ma cauti sul valorizzare nei target price il progetto del Ponte sullo Stretto: di fatto, il progetto non risulta ancora incluso nei conti ufficiali. Equita Sim, che ha rating “Buy” su Webuild con target a EUR 4,10 dagli attuali EUR 3,58, ritiene che l’inserimento del Ponte nei target avverrà solo dopo l’approvazione formale. Banca Akros conferma la raccomandazione “accumulate” e un target a EUR 3,80, evidenziando come il progetto possa rappresentare un upside significativo. Mediobanca Research mantiene il giudizio “outperform”, sottolineando il potenziale impatto del via libera sul backlog.
Cantieri Webuild già attivi in Italia
Nel frattempo, Webuild continua a lavorare su progetti strategici in tutta Italia. A Roma, procede il cantiere della Linea C della metropolitana: nella futura stazione Venezia è stata completata la prima fase con la realizzazione dei muri perimetrali. In Sicilia, l’azienda ha avviato i lavori sul tratto più rilevante dell’autostrada Ragusa-Catania e sta proseguendo con il raddoppio ferroviario della direttrice Palermo-Catania-Messina, parte del corridoio TEN-T europeo.
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