“Diversificazione” è la parola chiave che dovrebbe guidare ogni investitore quando costruisce un portafoglio. Una forte concentrazione su pochi strumenti, settori o paesi, infatti, rischia di rendere l’investimento troppo suscettibile agli umori di quei determinati segmenti.
Va poi considerato che asset differenti presentano pericoli diversi e, a seconda della tolleranza di ognuno, vanno dosati col giusto mix. “Investimenti più rischiosi come le azioni hanno storicamente mostrato un migliore potenziale di crescita a lungo termine, ma possono comportare maggiori perdite in periodi di volatilità del mercato”, spiega Dimitar Boyadzhiev, analista di Morningstar. “Allo stesso modo, gli investimenti orientati alla conservazione del capitale come obbligazioni governative e societarie di alta qualità sono più adatti a proteggere durante la volatilità del mercato, ma hanno meno probabilità di offrire forti rendimenti a lungo termine”.
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